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Riscaldamento, guai a usare camini e stufe: multe salatissime

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Sulla scia della prevenzione climatica, con l’arrivo dell’inverno in alcune regioni potrebbe essere vietato l’utilizzo di sistemi di riscaldamento a gas o che potrebbero inquinare l’atmosfera.

pellet – solofinanzamoney.it

L’inverno si avvicina e con la situazione di guerra tra Russia e Ucraina, la situazione economica precipita sempre di più e non da sintomi di rialzarsi. Per questo in molti stanno cercando metodi alternativi di riscaldamento con l’obiettivo di evitare bollette che potrebbero essere salatissime.

Questi metodi sono generalmente camini, stufe o riscaldamenti a pellet, ma attenzione: questi metodi di riscaldamento potrebbero essere severamente vietati nel contesto di prevenzione ambientale, in particolare potrebbero essere vietati i meccanismi che consumano più di 10 kilowattora.

Ma come sono regolamentati questi metodi di riscaldamento alternativi? Bisogna per questo valutare di regione in regione come sia stato regolamentato il riscaldamento tramite questi mezzi.

Dove iniziano ad essere regolamentati i sistemi di riscaldamento contro l’ambiente?

Le regioni prese in considerazione che potrebbero vietare o multare l’utilizzo di sistemi di riscaldamento a biomassa sono: Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia Romagna.

La Lombardia è certamente quella con regole più rigide a riguardo: secondo l’articolo 27, comma 4 della Legge regionale n. 24/2006 le sanzioni poste per il mancato rispetto dell’ambiente può portare a ricevere una multa tra i 500 ed i 5000€.

La regolamentazione è entrata in vigore nella regione dal 1° Gennaio 2020 e considera che è vietato installare generatori di calore a biomassa che abbiano meno di 4 stelle; è inoltre vietato l’utilizzo di camini di 1/2 stelle e infine, da partire dal 2018, per le stufe a pellet è obbligatorio utilizzare materiale da ardere conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2.

Anche in Veneto secondo la delibera regionale n. 836/17 è vietato dal 2019 utilizzare generatori di riscaldamento a biomassa inferiori a 4 stelle-

In Piemonte secondo la delibera regionale del 2018 è vietato a partire dall’anno successivo utilizzare generatori di calore a biomassa inferiori a 35kw e inferiori a 4 stelle. Invece per le regioni “Agglomerato di Torino”, “Collina” e “Pianura” per i generatori di calore a biomassa inferiori a 35kw vi è la regola di non essere a meno di 3 stelle.

Per l’Emilia Romagna invece la situazione è leggermente differente, dato che è solo vietato l’utilizzo di camini e riscaldamenti a pellet che siano inferiori a 2 o 3 stelle, soprattutto dove è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico, nelle città che si trovano sotto i 300 metri di altitudine e che si trovano in Comuni oggetto di infrazione per la qualità dell’aria.