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Auto elettrica, il fenomeno che preoccupa tutti: cosa succede ogni giorno

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Furto batterie auto elettriche: avviene in molte città italiane e sta diventando un vero e proprio business per ladri e ricettatori. Ma quali sono le città italiane in cui il rischio è più alto? E poi, in che modo operano questi criminali? 

Roma e Milano sono le città in cui il fenomeno è più diffuso. Tuttavia anche altre città sono prese d’assalto dai ladri del litio. Le vedremo nei prossimi paragrafi, spiegando anche le modalità con cui questi criminali operano in tutta la penisola.

Come avviene il furto delle batterie?

Erano gli anni ottanta, e in quel periodo bisognava ricordarsi di estrarre il frontalino dallo stereo quando si posteggiava l’auto. A quei tempi, infatti, il furto di autoradio andava per la maggiore, e lasciare la propria auto incustodita comportava il rischio di vedersi soffiare lo stereo. Ad oggi, col cambiare dei tempi e delle tecnologie, una nuova prassi è diventata molto diffusa. I ladri, vista la loro redditività, si stanno specializzando nel furto e nel riciclaggio delle batterie per auto.
Questo avviene quasi sempre alla stessa maniera: dopo aver aperto le portiere posteriori, i malviventi smontano i sedili. Una volta smontati i sedili, hanno accesso al vano in cui alloggiano le batterie, quindi riescono a sfilarle e portarle con sé.
Questa prassi avviene prevalentemente nella capitale. A Roma, infatti, sono state sgominate alcune bande di persone straniere che costituiscono una vera e propria organizzazione criminale internazionale specializzata in furti di batterie d’auto elettriche.

Città che vai, malviventi che trovi: il furto delle batterie degli scooter

Come accennato in apertura, anche a Milano il furto delle batterie dei mezzi elettrici è molto diffuso. In particolare, nel capoluogo lombardo esso è avvenuto prevalentemente a danno degli scooter elettrici della società di noleggio “Cityscoot”. Qualche giorno fa, la polizia milanese ha arrestato una banda di malviventi che si occupava del furto, nonché del successivo riciclaggio delle batterie rubate.
Questo arresto è avvenuto dopo almeno un anno di indagini, che sono state compiute nei commissariati di Benevento, Cerignola, Foggia, Livorno e persino Rovigo, rendendo il fenomeno non solo isolato alla città di Milano, ma anche a gran parte della penisola.

Quanto rende il furto delle batterie

Ponendo attenzione al valore delle batterie rubate, si può affermare che esso può andare dai 5.000 ai 10.000 euro.
Se le batterie provengono da semplici utilitarie, infatti, possono fruttare la somma di 5.000 euro, per arrivare a 10.000 euro quando sono installate su un’auto molto potente, oppure un SUV.
Le batterie degli scooter, invece, erano rubate in tempi record, ossia meno di un minuto per ogni furto, e fruttavano 100 euro per ogni (s)vendita ai ricettatori. Quest’ultimi, in seguito all’acquisto a un prezzo irrisorio, le rivendevano a circa mille euro ai produttori di monopattini elettrici, bici elettriche e altri scooter.

Colpisce dunque l’organizzazione di queste nuove bande “Tech”, che abbandonati i vecchi furti di veicoli a motore, hanno deciso di cavalcare l’onda green e perfezionare il furto dell’elettrico.

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Si consiglia, dunque, di prestare particolare attenzione anche alla propria auto elettrica, perché il genio criminale è sempre in agguato, anche rispetto a tecnologie che nascono con l’obiettivo di essere più sicure e sostenibili.