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Pagamenti in contanti: in questi casi non fateli, il rischio è altissimo

Stop ai pagamenti in contante – finanzamoney.it

Pagare in contanti spesso può essere rischioso, scopriamo quando è meglio non farlo.

In molti continuano ad affidarsi al pagamento in contanti, sebbene tutti gli esercizi prevedano la possibilità di pagamento tramite carta.

Rimane molto diffuso quindi l’uso del contante, ma in pochi sanno che ci sono almeno dieci cose che è meglio pagare con carta di credito o comunque mezzi tracciabili quali bonifici e accrediti su deposito bancario. Vediamoli nel dettaglio.

Stop al pagamento in contanti

Sin dal 30 Giugno scorso, con le disposizioni previste dalla legge n. 36/2022, di conversione del decreto 152/2021, si prevede la sanzione amministrativa pecuniaria per ogni pagamento tramite POS rifiutato. La predetta sanzione si suddivide in due componenti:

  • Componente fissa: 30 euro di sanzione per ogni pagamento via pos rifiutato dall’esercente;
  • Componente variabile: sanzione aggiuntiva del 4% sul costo della transazione rifiutata.

Ciò posto, occorre adesso determinare i casi in cui non si deve assolutamente pagare in contanti.

  • Canone di locazione: Il pagamento dell’affitto tramite moneta elettronica consente di avere una prova certa del pagamento effettuato. Così facendo si potrà evitare di incorrere in insicurezze dettate dall’incertezza del metodo di pagamento adoperato.
  • Condominio: Come per il canone di locazione, anche per il pagamento delle spese condominiali occorre pagare con mezzi tracciabili. Questo metodo permette anche di evitare la conservazione di fastidiose ricevute cartacee.
  • Pagamenti oltre i 1000 euro: per le somme che eccedono la cifra dei mille euro, dal primo di Gennaio del 2023, non si potrà più pagare in contanti. Questa regola sarà valida per tutti i pagamenti, eccetto prelievi e versamenti da conto corrente. La sanzione prevista per l’inosservanza della norma va da 2.000 euro a 50.000.
  • Spese mediche: la legge non vieta di effettuare spese mediche in contanti, però si consiglia vivamente di pagare con mezzi tracciabili. Effettuare il pagamento con carta permetterebbe infatti di usufruire della detrazione del 19%. Il pagamento in contanti viene consentito in farmacia, per saldare le visite in strutture pubbliche. E private convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale e anche per l’acquisto di dispositivi medici. In tutti gli altri casi si deve usare obbligatoriamente la carta.
  • Spese assistenziali domestiche: badanti e colf. Come prima non esiste il divieto assoluto di pagare in contanti badanti e colf, tuttavia è fortemente consigliato usare moneta elettronica. In questo caso si tiene traccia del pagamento, altrimenti si dovrebbe emettere quietanza di pagamento per provare lo stesso, dunque meglio procedere in maniera automatizzata.
  • Acquisto di arredo ed elettrodomestici: in questo caso è stato introdotto di recente il bonus mobili, che permette l’acquisto di elettrodomestici ed altro materiale per la casa beneficiando di forti sconti e benefici. Perché non approfittarne? Meglio informarsi al riguardo.
  • Lavori di ristrutturazione: anche in questo caso, il pagamento elettronico permette di ottenere il bonus ristrutturazioni. Per avere una prova del pagamento, basta effettuare un bonifico con la causale relativa ai lavori. In questo modo si potrà allegare la prova del pagamento per ottenere il bonus.
  • Pagamenti in detrazione fiscale: esempi di questa spesa sono i costi per l’asilo dei figli, la palestra e le spese per gli animali domestici.
  • Prestiti: sebbene la legge non disponga di effettuare prestiti in contanti, la best practice per fare un prestito è sempre quella di effettuarlo con bonifico e causale esplicita: “prestito fruttifero”. C’è gente che vede negarsi i soldi persino dagli amici più fidati. Meglio avere una prova. Tangibile.
  • Acquisti in cui è necessaria la prova: un esempio potrebbe essere l’acquisto di un oggetto elettronico con due anni di garanzia. Se si perde la fattura o lo scontrino, si può sempre fare ricorso all’estratto conto col movimento impresso a chiare lettere.

Insomma, il pagamento con moneta elettronica, molto più del contante, offre garanzie all’acquirente.

Pagamenti elettronici sicuri e tracciabili – finanzamoney.it

Sì consiglia perciò di effettuare acquisti con pagamenti tracciabili ogni volta che si richiede una prova del pagamento effettuato, così da spendere senza troppi pensieri superflui.