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Abbassare la rata del mutuo: è possibile solo così

Con l’aumento del costo del denaro si impennano gli interessi sul mutuo – finanzamoney.it (Foto di Tumisu da Pixabay)

Per diminuire il tasso di inflazione la BCE è intervenuta aumentando il costo del denaro.

Così facendo punta a diminuire il tasso di inflazione crescente, ma l’effetto sugli interessi è ben diverso.

A seguito dell’intervento della BCE, gli interessi sui prestiti personali diventano maggiori, e per le famiglie che abbiano acceso un mutuo o vogliano farlo, pagare diventa un bel problema.
La rata del mutuo richiede dal 20 al 30% del guadagno prodotto in famiglia. Di conseguenza, le persone che pagano un mutuo perderanno ulteriore potere d’acquisto di fronte alla maggiorazione degli interessi.
Di fronte a questa situazione, ogni famiglia dovrà fare una scelta: spendere meno per i bisogni familiari oppure pensare a come risparmiare sulle spese del mutuo.
Vediamo come si può provare ad intervenire direttamente sul costo del mutuo.

La rinegoziazione del mutuo

La rinegoziazione del mutuo permette di scegliere tra tasso fisso e variabile.
Attraverso la rinegoziazione è inoltre possibile intervenire anche sul differenziale applicato sui tassi.
Oltre a questo un’altra soluzione potrebbe essere richiedere l’allungamento del debito.
In questo caso la rata mensile diventerà più leggera, ma il periodo di estinzione del finanziamento sarà più lungo, e questo comporterà anche un aumento del costo del finanziamento totale.
Con la rinegoziazione del mutuo non ci saranno spese notarili. La modifica della situazione in essere, infatti, non comporta la costituzione di un nuovo rapporto.

La surroga del mutuo

Se la rinegoziazione non porta ai risultati sperati, è possibile procedere con la surroga del mutuo. Con questa operazione si può modificare il tasso d’interesse e la durata, e ciò comporta anche il trasferimento del debito ad un altro istituto finanziario.
In questo caso si trova una banca che accetta di diventare creditrice, e avviene una surrogazione del debito ex art. 1202 c.c.
L’accordo verrà definito nell’ istituto di credito che diventerà il vostro nuovo creditore.
Rimane a carico del cliente la tassa ipotecaria, mentre l’intermediario che subentrerà si farà carico di spese notarili, spese di istruttoria e di perizia dell’immobile.

Sostituzione vera e propria

Se nella surroga rimane valida l’ipoteca originaria, nella sostituzione si elimina il vecchio debito e se ne costituisce un altro.
Il vantaggio dell’eventuale mutamento degli importi, però, comporta un costo maggiore per effettuare l’operazione.
In questo caso, infatti, bisognerà stipulare un nuovo atto notarile, che avrà delle spese pari a quelle sostenute per accendere il mutuo in prima istanza.

Accensione di un nuovo mutuo

Chi ha intenzione di accendere un mutuo ex novo, deve considerare che il mercato offre diversi prodotti. Tra questi spiccano i mutui a:

  • Tasso bilanciato: qui abbiamo la revisione delle condizioni contrattuali alle condizioni e date prestabilite;
  • Tasso misto: c’è una combinazione fra tasso fisso e variabile;
  • Tasso variabile con cap.: Il tasso è variabile, di conseguenza l’interesse applicato al mutuo subisce delle fluttuazioni continue entro un intervallo prestabilito.
Banca Centrale Europea, Francoforte – finanzamoney.it (Foto di nikon89 da Pixabay)

Ecco quindi una panoramica sui metodi per affrontare il rincaro dei tassi di interesse sul denaro, che va di pari passo col costo di una vita sempre più impegnativa, in cui il risparmio e l’economia familiare diventano di centrale importanza.