Covid: aumentano contagi e cambiano i sintomi anche per i vaccinati, come riconoscerlo
I contagi del Covid pur essendo diminuiti nel tempo non sono mai spariti del tutto, l’arrivo della stagione fredda però sembra aver fatto cambiare il trend tanto che con le nuove varianti sono anche cambiati i sintomi sia per i non vaccinati che per i vaccinati.
Pur cambiamento sintomatologia il Covid sembra avere una presa ben salda sull’Europa e sul resto del mondo, variando la propria natura per aggirare le precauzioni prese dai cittadini di ogni nazione. Attualmente i sintomi sono sempre più simili ad un’influenza stagionale.
Com’è cambiato il Covid-19
Secondo lo studio condotto dai ricercatori del Massachusetts General Hospital di Harvard e del King’s College di Londra, il Covid ha cambiato totalmente profilo sintomatologico, diventando sempre più simile a quello dei malanni di stagione. I sintomi più invalidanti come la perdita del gusto o dell’olfatto sono ormai quasi svaniti.
Tra i sintomi più comuni compaiono gli starnuti, che non rappresentano un grande rischio per la salute ma possono aumentare di gran lunga i contagi soprattutto nel momento in cui le persone confondono il Covid con un semplice raffreddore e non si sottopongono a tampone o a quarantena.
I test seriologici sono infatti sempre meno richiesti, anche per la sicurezza percepita dei vaccini, che rendono i sintomi ancora più difficili da percepire.
Quali sono i sintomi
Attualmente il Covid può apportare sintomi differenti in base alla copertura vaccinale del contagiato, infatti:
- chi ha completato il ciclo vaccinale tende ad avere sintomi brevi e meno intensi, che comprendono mal di testa, naso che cola, naso chiuso, tosse e mal di gola. Sono quasi introvabili la febbre, la mancanza di respiro e la perdita dell’olfatto o del gusto.
- chi è stato vaccinato una sola volta ha sintomi più persistenti che includono mal di testa, mal di gola, naso che cola, naso chiuso e tosse persistente, oltre che starnuti frequenti.
- chi non è vaccinato subisce sintomi molto più vicini a quelli canonici provocati dal Covid, che possono durare per più tempo. Oltre al mal di testa, al naso chiuso, al naso che cola, al mal di gola e alla tosse persistenze infatti compaiono anche la perdita dell’olfatto e la febbre alta.
Rimane comunque molto difficile individuare la completezza dei sintomi dato che non è possibile confutare i sintomi descritti dai pazienti e non è possibile individuare o conoscere la variante contratta dai pazienti, i quali si sottopongono sempre meno frequentemente ai controlli.