Fringe Benefit per le bollette: ecco cosa non devi assolutamente gettare via
Questi benefici erogati non con denaro contante, ma sotto la forma di altri benefici, possono essere utilissimi per i dipendenti che devono ottenere qualcosa dal datore di lavoro.
Sapevi che se sei un dipendente aziendale potresti far pagare le tue bollette al tuo datore di lavoro? Questi sono i cosiddetti fringe benefit, ovvero dei benefici che il dipendente può ottenere non in denaro, ma con il pagamento da parte dell’azienda per cui lavora di utenze e altri servizi.
Da quest’anno infatti è stato istituito un bonus che permette di delegare il pagamento di utenza di gas e luce, ma anche delle bollette idriche, al proprio capo al posto di avere un bonus contante.
Come si può ottenere questo beneficio e a quanto ammonta? Ricordati sempre che c’è una documentazione da presentare, quindi fai attenzione a ciò che devi tenere in considerazione per richiedere questi benefici.
Fringe Benefit 2022: ecco a quanto ammonta il bonus
Intanto bisogna precisare che rispetto all’anno precedente, l’entità economica del beneficio è stata aumentata passando da 258,23 euro a 600 euro.
E non è tutto: con la circolare dell’ Agenzia delle Entrate del 4 novembre del 2022 è stato messo in atto anche il principio di cassa allargato: anche se questa misura è stata pensata solo per il 2022, con questo principio si parla di un ulteriore allungamento della validità del beneficio fino al 12 Gennaio 2023.
L’Agenzia delle Entrate ha precisato inoltre, riguardo la documentazione necessaria da presentare, che in questo caso non è compito di chi usufruisce del bonus di mantenere e gestire la documentazione adatta, bensì è esplicitamente necessità del datore di lavoro.
Questi inoltre dovrà anche specificare e confermare che il bonus sia stato esattamente dei 600€ previsti. In alternativa il datore di lavoro può anche richiedere al dipendente una copia dell’atto di notorietà, ovvero una dichiarazione scritta ufficiale al cospetto di testimoni e di entità giuridiche, dichiarando l’avvenuto pagamento delle utenze.
Bisogna inoltre specificare che i 600€ non sono compresi nell’imponibile della tassazione IRPEF, questo è fondamentale per evitare che ci si approfitti della concessione del bonus.
Inoltre racchiusi nel bonus vi sono anche i buoni benzina, che possono essere consegnati al dipendente con valore che non superi i 200€ di spesa. E per quella che è una misura istituita dal Governo italiano con il Decreto Aiuti bis. Precisamente, in corrispondenza dell’articolo numero 12.