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Buoni fruttiferi, PosteItaliane multata: ecco cosa è successo

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PosteItaliane ha avuto una multa per mancanze di avvisi sui buoni fruttiferi

Informazioni ingannevoli di PosteItaliane sui buoni fruttiferi: l’Antitrust controlla e multa pesantemente l’azienda di poste.

I buoni fruttiferi di PosteItaliane sono da anni gestiti per i vari consumatori, ma non tutti sanno che questi anno una scadenza e una data di prescrizione.

Infatti un buono fruttifero non è eterno e ha una scadenza entro la quale la persona può richiedere indietro i propri soldi compresi gli interessi maturati nel tempo. Cosa più importante che la persona dovrebbe sapere è anche che alla scadenza e prescrizione, solitamente dopo 10 anni dall’apertura del buono fruttifero, la persona non può più ottenere i soldi indietro, ne quelli versati ne gli interessi.

La multa a PosteItaliane: la spiegazione dell’Antitrust

La multa dell’Antitrust ha una motivazione esemplare, dato che da molti anni l’Unione Nazionale a difesa del consumatore dichiara gli illeciti di Poste sulla questione buoni fruttiferi, con comportamenti inammissibili.

Si parla infatti nella ragione della multa che Poste abbia omesso delle importanti spiegazioni ai suoi consumatori che, ignari che i loro titoli potessero andare in prescrizione, hanno perso i loro soldi. Ecco la ragione che ha portato l’Antitrust ad una multa a PosteItaliane di ben 1,4 milioni di euro.

Comunque la multa è stata poi ridotta del 60% dato che Poste si è impegnata a cambiare delle diciture che avvisano maggiormente i suoi utenti dei rischi e incitano sempre a controllare la data di scadenza dei buoni fruttiferi.

La grande mancanza di PosteItaliane è stato proprio quella di omettere informazioni importantissime come quelle della prescrizione del conto dei suoi utenti, soprattutto negli ultimi 5 anni.

Cosa dice la legge in merito ai buoni fruttiferi?

La legge in merito ai buoni dice che a partire dal 13 aprile 2001 questi hanno appunto valenza di 10 anni e alla loro scadenza e prescrizione vanno a rimpinguare le casse dello Stato con i soldi che non sono stati ritirati.

PosteItaliane ha omesso delle informazioni importanti su di essi e questo l’Agcom l’ha scoperto, ma secondo l’Antitrust comunque l’azienda si sarebbe ripresa inserendo nei buoni diciture che ricordano la possibilità di riprendere in anticipo i propri buoni fruttiferi, questo sembrerebbe già un grande passo avanti dopo il grave scivolone dell’azienda.

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Buoni fruttiferi di PosteItaliane

Altra cosa che PosteItaliane ha migliorato sarebbe quello di avvisare i propri consumatori, infatti l’azienda avrebbe inserito un alert personale per avvisare tutti coloro che hanno comprato buoni fruttiferi a partire dalla data del 1° Gennaio 2009 con l’obiettivo di avvisare ognuno sulla scadenza del proprio buono.