L’INPS riconosce dei soldi alla pensionata vedova: ecco quanto
Dopo la morte del marito, l’INPS riconosce alla vedova una parte della sua pensione, a patto che concluda alcune cose burocratiche.
Quando perdi una persona amata non è mai semplice, ricominciare da capo infatti è sempre duro e soprattutto andare avanti senza quella persona risulta a volte complicato.
Spesso poi si fanno anche i conti, alla morte del coniuge, con instabilità economica e problemi finanziari che derivano dall’accaduto, ma in questo almeno ci viene incontro a volte lo Stato.
Per le vedove ad esempio, a patto che abbiano alcuni requisiti, è possibile richiedere la pensione di reversibilità ed ottenerla. Ecco come fare domanda.
Pensione di reversibilità alla morte del coniuge: come fare domanda
Questa pensione intanto spetta a persone con determinati requisiti basilari, ovvero la vedova deve essere anche lei lavoratrice e sposata civilmente con il defunto. In caso di precedente divorzio la questione non cambia e la pensione continua ad essere necessaria.
La pensione spetta anche ai figli minorenni o che non siano fisicamente abili al lavoro; per alcuni requisiti legislativi può essere assegnata anche a figli studenti maggiorenni.
Per fare domanda si può contattare tramite Contact Center chiamando da rete fissa il numero 803 164 oppure mobile il numero 06 164 164. O, se si preferisce, mediante enti di Patronato.
La cosa positiva è che da oggi l’INPS da anche la possibilità di ricevere la pensione di reversibilità in maniera facilitata: una volta deceduto il coniuge, nell’aria privata di MyInps sarà possibile ritrovare la domanda già precompilata e da li fare richiesta direttamente della pensione.
Verrà accreditata, una volta accettata la domanda, a partire da un mese dopo la morte del marito. Con il precompilato, fare la domanda è molto più semplice e porta ad una realizzazione più veloce della richiesta, cosicché i parenti non debbano aspettare troppo tempo.
Pensione di reversibilità: qualcosa cambia
Nel pagamento della pensione di reversibilità qualcosa viene modificato: il calcolo viene effettuato sull’ultimo pagamento ricevuto dalla persona prima della morte e inoltre vi sono dei tagli e delle diminuzioni in base al reddito e al lavoro.
In particolare i tagli sono questi qui: 50% per redditi superiori a 5 volte il trattamento minimo, del 40% per redditi fino a 34.149,70. Infine il taglio sarà pari al 25% qualora il reddito del coniuge superstite sia compreso tra euro 20.489,82 e 27.319,76. Di conseguenza qualora il lavoratore abbia un reddito che non supera euro 20.489,82 non si applicherà alcuna riduzione sulla quota spettante come pensione di reversibilità.