Agli italiani all’estero una pensione per l’aldilà: inquietante
Pensione degli italiani all’estero, un servizio di Striscia La Notizia ci svela la verità.
Sono in molti gli italiani all’estero che prendono la pensione. Questo, di per sé, non avrebbe niente di speciale, se non fosse che a percepire la pensione all’estero sono anche gli italiani defunti.
Il sospetto a che la pensione all’estero arrivasse anche ai defunti deriva da una semplice constatazione. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i numeri rilevati nel servizio e, soprattutto, a quale stato in particolare questi si riferiscono.
Quando l’anima lascia questo mondo, ma la pensione no
Striscia la notizia ha ricevuto molte segnalazioni da parte di parenti di persone defunte che ricevono all’estero le loro schede elettorali. E se ricevessero anche qualcosa di più? Questi soggetti, infatti, sebbene ci abbiano lasciato ormai da tempo, non ricevono soltanto la scheda elettorale, ma percepiscono dallo stato italiano anche la pensione di vecchiaia.
I paesi in cui i defunti ricevono le pensioni
Le segnalazioni arrivano direttamente dal Sudamerica. Alle telecamere di Striscia parla Virgilio Toniati, presidente dell’associazione “65 nel mondo”. Secondo il Toniati oltre un migliaio di persone italiane defunte in Sudamerica, percepiscono regolarmente la pensione. Questo dato viene dichiarato al ribasso, e per giunta fa riferimento soltanto a Colombia, Argentina, Venezuela, Uruguay e, probabilmente, anche il Cile e il Perù.
Questo disguido dipende dai rapporti che intercorrono tra consolati e cittadini italiani residenti nelle suddette regioni, nonché dall’iscrizione all’AIRE degli stessi pensionati.
Lo stesso Toniati prosegue dicendo che il sistema burocratico dell’INPS è troppo limitato nei rapporti col cittadino che vive all’estero.
C’è un po’ di confusione
I familiari del defunto non mancano di comunicare allo stato di appartenenza della morte del cittadino pensionato. Tuttavia, durante la trafila burocratica tra consolati e INPS, in Italia non si riceve la notizia e quindi i pensionati all’estero risultano ancora vivi.
Si vuole qui sottolineare, che i mille soggetti indicati dal presidente dell’associazione Tonioli sono una stima al ribasso. Queste persone erano iscritte all’AIRE, ossia l’anagrafe degli italiani residenti all’estero. Tuttavia moltissime altre persone residenti all’estero non sono iscritte al suddetto registro, e quindi di questi non si hanno notizie certe.
L’enormità del problema
Se si riflette sulle considerazioni fatte dall’inviato di striscia la notizia, il problema potrebbe assumere delle dimensioni notevoli. Inoltre, il servizio fin qui riportato, si riferisce soltanto al Sudamerica. Si ponga attenzione al fatto che potrebbe accadere la stessa cosa in tutte le aree geografiche del mondo Fuori dall’Italia.
Una condizione a dir poco scomoda, sulla quale si spera che lo stato italiano in veste dell’ente nazionale per la previdenza sociale INPS voglia fare approfonditi controlli, che siano volti a evitare lo sperpero di denaro pubblico.