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Speculazione anche su legna e pellet: adesso quasi più costosi del gas

legna e pellet
Aumento spropositato dei costi su legna e pellet

Non solo il gas sarà costoso quest’inverno, ma anche tutto ciò che riguarda legna e pellet a causa delle speculazioni portate dall’aumento dei costi.

La speculazione sopra l’inflazione è una realtà che si sta valutando in molti aspetti: la benzina e il gas al primo posto, anche se purtroppo non sono gli unici.

Infatti sembrerebbe che tutto ciò che riguarda materiale per il caminetto e per potersi riscaldare stia aumentando a dismisura.

Lo afferma il Codacons, che ha sviluppato un’indagine per capire quanto costeranno i riscaldamenti di ogni genere (non solo a gas) nei mesi invernali.

Aumenti e statistiche per il riscaldamento

Solo in Italia si registra un aumento di vendite di stufe e camini, con un aumento anche nel consumo di pellet.

Questo con la speculazione in corso, porta aumenti spropositati dei prezzi: si passa infatti ad esempio sul pellet ad un aumento di ben il 175% rispetto allo scorso anno, con una flessione dai 4,75€ al sacco del 2021 a più di 12€ ad oggi.

Il costo della legna da ardere sale da una media di 167 euro a tonnellata del 2021 agli odierni 240 euro, con un incremento del +43,7%, mentre il prezzo del bioetanolo per camini e bruciatori aumenta del 57%. Un litro di gasolio per il riscaldamento passa da 1,398 euro al litro del novembre 2021 agli attuali 1,849 euro, con un incremento del +32%.

Ovviamente questi costi si vanno a sovrapporre alla già difficile situazione delle famiglie: se pensiamo ad esempio ad un appartamento da 100 mq, l’indagine del Codacons evidenzia come oggi servano in media 2.145 euro per riscaldare una casa ricorrendo al pellet, 1.800 euro se si dispone di impianto a gasolio, 1.180 euro circa per una caldaia alimentata da gas naturale e solo 750 euro per la legna, che nonostante gli aumenti rimane il combustibile più economico.

Il discorso ambientale: le stufe fanno malissimo

Sul discorso stufe però bisogna anche valutare un altro discorso, ovvero l’impatto ambientale e i problemi che creano nella produzione dei fumi tossici che salgono dalle stesse.

legna
Aumento spropositato dei costi su legna e pellet

Ne parla la Società Italiana di Medicina Ambientale con le parole del suo presidente Alessandro Miani :”Stufe, camini, legna e pellet determinano una crescita dei livelli di inquinamento atmosferico, con danni sul fronte della qualità dell’aria anche all’interno delle case e ripercussioni sulla salute pubblica. Basti pensare che in Italia i camini aperti tradizionali rilasciano ogni anno 3.679 tonnellate di PM10 in atmosfera, 2.401 tonnellate quelli chiusi. Le stufe a legna, invece, immettono 2.651 tonnellate di PM10.

E voi che cosa sceglierete per scaldarvi?