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Imu come tassa locale, festeggia il Friuli Venezia Giulia: tutti i prossimi cambiamenti

Imu cambia le sue regole: tassa sulla casa diventerò regionale

A partire dall’anno che viene la tassa sulla seconda casa diventerà regionale e non più statale. C’è chi già festeggia del grande cambiamento, ma questo cosa comporterà?

Parliamo di IMU riferendoci all’imposta di proprietà che si riversa solo sulle proprietà private oltre la prima casa. Questa imposta è una delle più odiate dagli italiani, quindi i cambiamenti su di essa apportate faranno certamente felice molte persone.

Infatti a partire dal prossimo anno la tassa specificata diventerà non più di gestione statale, ma regionale.

Una delle primissime regioni che usufruirà di cambiamenti su di essa è il Friuli Venezia-Giulia. Ma quali saranno i reali cambiamenti apportati sulla tassa?

Cambiamenti sull’IMU: diventa regionale, cosa succede?

Si tratta di un passo avanti nell’esercizio della nostra autonomia, ma è certamente necessario lo sforzo di tutti per far sì che la nuova normativa sia davvero un’opportunità e non crei difficoltà ai Comuni, già messi a dura prova“, è stato il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia in consiglio Regionale Massimo Moretuzzo, come riportato da Trend online.

La tassa infatti si prospetta cambiare radicalmente… ma non in modo immediato. Infatti per ora, l’unico importante cambiamento (che alla fine poi tanto importante non è) sarà la modifica del nome ovvero Ilia, ovvero Imposta locale immobiliare autonoma.

Per il resto al momento la modalità dell’imposta rimarrà la stessa, con il pagamento per la seconda casa scandito da date specifiche.

Imu cambia le sue regole: tassa sulla casa diventerò regionale

Ma l’obiettivo rimane comunque quello di rendere la tassa appunto a gestione regionale in futuro, con alcune regioni italiane che come sappiamo hanno già uno statuto autonomo: Friuli Venezia-Giulia, per l’appunto, ma anche Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige.

Quindi il cambiamento sarebbe in questo caso di dare più potere alle regioni, ma sempre con la condizione di non escludere totalmente lo Stato, se non di collaborare attivamente con esso.

Il cambiamento più grande per questa nuova tassa sarà rivolta al regime catastale, dove l’opportunità per la regione sarà quella di raggruppare gli immobili in tre differenti tipologie e anche di gestire l’aliquota da assegnare ad ogni residenza seconda la propria necessità.

Un cambiamento che si propone audace, ma bisognerà vedere quando verrà assegnato. Non è ancora certa come si svilupperà in futuro la situazione, ma staremo a vedere quando si attuerà il cambio definitivo.

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Francesco Tripputi