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Manovra, sostegni finalmente in arrivo per caro energia, pensioni e famiglie

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La legge di Bilancio è stata finalmente varata: La misura in questione conta ben 35 miliardi di euro. Si prevedono sostegni per famiglie, pensionati e lavoratori.

Il nuovo Governo ha finalmente varato la Legge di Bilancio, una manovra biennale che riguarderà gli anni 2022/2024. L’obbiettivo principale è lo stanziamento dei fondi necessari per affrontare la povertà e il caro vita. Di 35 miliardi, 21 sono destinati alle famiglie ed imprese per sostenere la situazione attuale che ci ha messo di fronte al caro energia. Adesso vediamo nel dettaglio cosa cambierà nella Legge di Bilancio.

Questo prevederà l’abolizione definitiva del Reddito di Cittadinanza nel 2024: Quello che è stato annunciato in questi mesi presto prenderà vita, ma in maniera graduale. Questo perché il Governo lotta per riacquisire le risorse economiche. Ma che modifiche subirà il reddito nel 2023? I percettori del sostegno potranno usufruirne per 8 mesi nel 2023 (invece dei 18 attuali). In questo lasso di tempo, verrà proposta un eventuale partecipazione ad un corso di formazione professionale della durata di sei mesi. Un altro caso sarà quello di una proposta congrua di lavoro. Se una di queste opzioni viene rifiutata, il sussidio decadrà automaticamente. Nel 2024 invece, verrà eliminato nel 2024, o meglio sostituito da una nuova riforma.

Carta risparmio spesa, il sostegno per i beni di prima necessità: una delle manovre principali per contrastare l’inflazione. Questa carta verrà destinata ai redditi fino a 15 mila euro. Sarà gestita in autonomia dai Comuni per garantire dei buoni acquisto destinati ai beni di prima necessità

Per contrastare il caro energia è in arrivo la nuova manovra: per questa, infatti, sono previsti ben 21 miliardi. Confermato l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette. Anche per le attività ci sono buoni notizie: rifinanziato fino a marzo 2023, il credito d’imposta per l’acquisto di energia e gas per attività commerciali come bar e ristoranti, che salirà dal 30% al 35%, per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.

Pensioni minime a 600 euro, taglio al cuneo fiscale e aumento assegno unico per le famiglie: la manovra

Fondi stanziati per la sanità e trasporto pubblico: nel settore della sanità sono destinati 1,4 miliardi per il 2022 a fronte di 500 milioni complessivi nel 2022/23. Anche per gli enti locali ci sono grandi novità, in particolare per quanto riguarda il trasporto pubblico di cui sono stati messi a disposizione 3.1 miliardi. Poi vedremo il taglio del cuneo fiscale per un valore di 4.185 miliardi, tutto a beneficio dei lavoratori. Il 3% per i dipendenti con redditi fino a 20mila euro e del 2% per quelli fino a 35.000 euro. La Flax tax verrà estesa fino ad un massimo di 85.000 euro per lavoratori autonomi e partite Iva. Per seguire all’eliminazione delle tasse per quanto riguardano i premi dei dipendenti.

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Sostegni per le famiglie: L’Iva subirà una riduzione e l’assegno unico un aumento. L’iva scende dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile. Sarà possibile beneficare di un aumento dell’assegno unico per le famiglie, proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i più giovani. Ci saranno anche nuove agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato per donne sopra i 36 anni e per la categoria di percettori di reddito di cittadinanza.

Pensioni minime alzate a 600 € e stralcio delle caselle esattoriali: Grandi notizie anche per le pensioni minime. Oltre alla conferma di opzione donna e Ape sociale, le pensioni minime salgono da 523 euro attuali a quasi 600 euro. Verrà introdotta anche la quota 103 che permetterà di andare in pensione a 62 anni di età con 41 anni di contributi. Oltre ciò siamo di fronte ad una tregua fiscale” che prevederà uno stralcio delle cartelle fino al 2015 per un importo massimo di mille euro.

Published by
Daniela Guglielmi