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Infarto, i sintomi più comuni prima che accada: meglio prevenire che curare

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Uno studio ha rivelato i 5 sintomi più comuni prima di un attacco di cuore: ecco cosa può succedere e come prevenirlo.

Una nuova ricerca ha evidenziato come gli attacchi di cuore non sono sempre improvvisi e inaspettati, poiché in moltissimi casi questi episodi violenti possono essere preceduti da specifici sintomi

Si pensa comunemente che gli attacchi di cuore colpiscano all’improvviso, ma raramente è così. A parte una complicazione di cui non si era a conoscenza, ci sono molti campanelli d’allarme che possono anche colpire con largo anticipo.

Lo studio ha evidenziato i sintomi comuni che hanno preceduto gli attacchi di cuore in 567 uomini, di età compresa tra 35 e 65 anni. Quasi l’80% dei sintomi si è verificato tra quattro settimane e un’ora prima dell’arresto cardiaco.

Di coloro che presentavano i sintomi, il 56% soffriva di dolore toracico, il 13% mancanza di respiro, il 4% di vertigini, svenimento o palpitazioni cardiache.

Sviluppo della ricerca: ecco cosa accade e quali sono i sintomi

La ricerca presentata a un incontro annuale dell’American Heart Association a Dallas fornisce una panoramica dei sintomi più comuni che precedono un infarto negli uomini. Tra questi ne sono stati individuati 5 specifici:

  • dolore toracico
  • vertigini
  • mancanza di respiro
  • palpitazioni cardiache
  • svenimento.

La ricerca ha anche rivelato che il 53% aveva sintomi prima dell’arresto cardiaco.

Lo studio però ha alcune importanti limitazioni; innanzitutto, i risultati suggeriscono che qualsiasi uomo di mezza età con dolore al petto o mancanza di respiro potrebbe avere un infarto, ma non è così. La ricerca, inoltre, non ha tenuto conto della frequenza dei sintomi tra la popolazione di interesse.

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Per esempio, in una coorte di un milione di uomini di mezza età, quanti avranno dolore al petto o mancanza di respiro in un mese? Anche se 50.000 uomini sviluppassero i sintomi, quanti successivamente avrebbero un attacco di cuore? Di certo, non tutti i 50.000.

Nonostante ciò, quello che i risultati suggeriscono è che è fondamentale prestare attenzione ai sintomi che possono precedere l’infarto e, soprattutto, consultare sempre il proprio medico in caso di sintomatologia sospetta.