Economia e Finanza

Pignoramento Auto: come funziona e come opporsi al fermo amministrativo

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In cosa consiste il fermo amministrativo della propria auto e quando viene attuato. Vediamo tutti gli aspetti determinati e come opporsi 

Questo è un tasto dolente per molti contribuenti che non hanno pagato una certa soglia di debito. Dopo determinati avvisi, il fermo amministrativo viene applicato sui propri beni come per esempio l’auto. Prima che questo sia attuato in maniera definitiva, è possibile evitarlo. L’Agenzia delle Entrate, infatti, invia al contribuente un preavviso di fermo amministrativo, con cui avverte il soggetto che deve provvedere al pagamento del debito entro un certo periodo. Una sorta di campanello di allarme. 

Se il pagamento non viene effettuato entro l’arco di tempo stabilito, partirà in automatico il fermo amministrativo del veicolo o comunque di un altro bene di proprietà del debitore. Dal momento in cui questo avviene, il titolare del bene non potrà quindi, usarlo, venderlo o distruggerlo.  

Non sarà più proprietà del soggetto: non sarà quindi possibile la circolazione di questo veicolo fino al pagamento del debito. Nel caso in cui, il debitore decide di utilizzare lo stesso, andrà incontro ad una sanzione fra 1.984 e 7.937 euro, in alcuni casi la revoca patente e confisca del veicolo. Motivo per cui è di fondamentale importanza approfittare del campanello d’allarme dell’Agenzia delle Entrate per pagare i propri debiti prima che questo accada. Sarà necessario regolarizzare la propria posizione prima che l’agenzia iscriverà il fermo e lo farà senza ulteriori preavvisi. La possibilità di fare ricorso esiste, ma occorre un avvocato competente in materia. 

Fermo amministrativo: in quali casi accade, come si svolge e come evitarlo

La legge è chiara in merito: l’unica possibilità di eliminazione del fermo consiste nella risoluzione del debito; nel caso in cui questo non sia possibile, l’Agenzia delle Entrate (successivamente all’avviso), potrà disporre il pignoramento e quindi vendere anche il bene all’asta per saldare la quota dovuta. A spiegarci su quale debito è possibile procedere con il pignoramento, è TheWam.net: il fermo amministrativo non si può applicare per tutti i debiti, ma esclusivamente su quelli che superano il valore di 800 euro. Per chi ha un debito tra gli 800 e i 1.000 euro, verranno inviate due comunicazioni di sollecito dall’Agenzia riscossione: il primo sollecito avviene 120 giorni in seguito al primo preavviso di fermo. 

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Se il debito verrà estinto, si potrà procedere con la cancellazione: in questo modo sarà possibile tornare in possesso del bene e quindi utilizzarlo. La richiesta di cancellazione va mandata al PRA, in virtù di una delegazione ACI. Sarà inoltre possibile far riferimento ad una agenzia di pratiche auto, in questo caso andrà pagata una commissione. Per cancellare il fermo occorrerà presentare i documenti di revoca/sospensione inviati successivamente al pagamento del debito. Dopodiché bisognerà inoltrare il certificato di proprietà del veicolo, o Foglio Complementare. Nel caso in cui il mezzo sia necessario per lavoro, si può richiedere la sospensione del fermo, dimostrando tramite documentazione che il mezzo è necessario per il lavoro del soggetto. Nel caso in cui il soggetto non potesse pagare il debito in un’unica soluzione, può chiederne la rateizzazione. Anche in questo caso sarà possibile ottenere la sospensione del fermo. 

Esiste la possibilità di opporsi al fermo amministrativo? Si, o meglio in alcuni casi. L’opposizione è permessa se per esempio, il debito fosse di mille euro e il soggetto subisse il fermo a due veicoli. In questo caso il debitore può opporsi in quanto il fermo potrebbe risultare eccessivo e legittimo. Ovviamente ad accogliere la domanda dovrà essere il Giudice. Ogni caso ovviamente è a sé e necessita di approfondimenti. 

Published by
Daniela Guglielmi