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Congedo Straordinario: quello che forse non ti dicono sulla 104

Il Congedo straordinario con legge 104 permette al dipendente di assentarsi dal lavoro per assistere a famigliari disabili gravi. Vediamo insieme chi può beneficare di questo permesso e tutti i dettagli della 104.

In Italia, ad oggi, il lavoratore ha una forte tutela in presenza di famigliari disabili o con gravi patologie che richiedono un’assistenza continua. Motivo per cui entra in scena il congedo straordinario. Il lavoratore che usufruisce di questo beneficio potrà assentarsi dal lavoro ai fini di cura del disabile, essendo comunque retribuito. Il pagamento è a carico dell’INPS ma spesso anticipato dal datore di lavoro. Ma quali sono le condizioni imposte dalla normativa per richiedere questo congedo e quanto dura?

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I beneficiari e gli esonerati

Possono richiedere il congedo straordinario i lavoratori dipendenti, con un certo ordine di priorità di parentela e in uno stato di convivenza già presente:

  • il coniuge convivente del disabile, unito da un vincolo di matrimonio o comunque convivente di fatto;
  • i genitori del disabile (anche se adottivi o affidatari) della persona disabile, in mancanza di coniuge o convivente di fatto, o comunque affetto anch’esso da patologia invalidate;
  • il figlio convivente del disabile grave, in caso di assenza di coniuge o genitori del disabile. Anche in questo caso se quest’ultimi sono presenti ma disabili anch’essi.
  • il fratello o la sorella convivente della persona disabile, sempre nel caso in cui, gli altri gradi di parentela non fossero presenti o comunque disabili;
  • i parenti o affini entro il terzo grado, sempre a patto che siano conviventi del disabile, se tutti gli altri beneficiari sopra indicati sono mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.

Gli esclusi dalla possibilità di usufruire del congedo straordinario sono:

  1. i lavoratori domestici e familiari;
  2. i dipendenti agricoli giornalieri;
  3. i lavoratori autonomi;
  4. i parasubordinati;
  5. i lavoratori a domicilio;
  6. i dipendenti con contratto di lavoro part-time verticale, durante i periodi di sospensione contrattuale.

Una volta stabilito il grado di parentela bisogna rispettare anche tali requisiti:

  • Chi richiede il congedo deve essere un lavoratore dipendente part-time o full-time.
  • Il soggetto da assistere deve trovarsi in una condizione di disabilità grave, che deve essere accertata dalla Commissione medica integrata ASL- INPS.

Congedo Straordinario: durata e retribuzione

La durata massima di questo congedo retribuito è di 2 anni, è possibile usufruirne per intero ma anche frazionarlo nell’intero periodo lavorativo. Vale per uno o più disabili da assistere ma non può essere raddoppiato in termini di tempo, la durata massima rimane comunque due anni. La Retribuzione per il congedo straordinario è pari a quella percepita nell’ultimo mese di lavoro.  I periodi di assenza non matureranno ferie, tredicesima e TFR ma calcoleranno comunque i contributi figurativi e pensionistici.

Con il Decreto legislativo 105/2022, entrato in vigore a metà agosto, è stata abolita la figura del cd. referente unico. È, quindi possibile richiedere il congedo a più componenti. In ogni caso, è richiesto che il disabile non sia ricoverato in strutture sanitarie a tempo pieno, tranne determinate eccezioni quali:

  • interruzione del ricovero per sottoporsi a visite e terapie indispensabili;
  • ricovero a tempo pieno se si versa in uno stato vegetativo persistente o con prognosi infausta a breve termine;
  • ricovero a tempo pieno per il quale gli stessi professionisti della struttura richiedono la presenza assidua del caregiver.

Come si presenta la domanda di congedo straordinario

La domanda per il beneficio va inoltrata in via telematica, INPS ha messo il servizio a disposizione ma in alternativa è possibile chiamare al Contact center, al numero gratuito 803 164 (da rete fissa) oppure (a pagamento) allo 06 164 164, da rete mobile; Per chi preferisse è possibile chiedere assistenza ad un Caf/ Patronato.