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Decreto Carburanti, è fatta: le misure per il caro benzina sono partite

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Grandi notizie per gli automobilisti, il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto Carburanti e dal 15 Gennaio saranno attive tutte le misure prese dal Governo per contrastare il caro benzina.

I punti più salienti del decreto sono di sicuro il bonus benzina da 200 euro e l’obbligo per i titolari delle stazioni di servizio di esporre, vicino al costo stabilito per le pompe, il prezzo medio regionale del carburante, facilitando di molto la scelta dei cittadini.

Il blocco al taglio delle accise imposto dalla Meloni ha portato alla creazione di un decreto costruito ad hoc sulla situazione emergenziale italiana su cui, almeno per le associazioni dei consumatori, si crede vengano anche effettuate delle manovre non molto chiare da parte dei benzinai che, a fronte di un aumento previsto a 1,86 euro al litro, hanno offerto agli automobilisti dei prezzi che raggiungevano e superavano facilmente i 2 euro al litro, soprattutto nelle autostrade italiane.

Il decreto Carburante è stato recentemente firmato dal Presidente Sergio Mattarella dopo l’applicazione delle modifiche dell’ultimo minuto, servite soprattutto per calmare gli animi dei benzinai che avevano annunciato uno sciopero generale per fine Gennaio.

Una delle misure più rilevanti del decreto è di sicuro il bonus benzina da 200 euro, che potrà essere assegnato ai dipendenti del settore privato direttamente dai propri datori di lavoro. Questo bonus, disponibile per tutto il 2023 e non più solo per il primo trimestre, non costituisce reddito per il lavoratore e sarà quindi esentasse.

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Il secondo aspetto più famoso del decreto benzina riguarda l’obbligo per i distributori di rendere ben visibile il costo medio regionale del carburante di fianco il proprio prezzo proposto, attivando delle procedure di trasparenza che aiuteranno oggettivamente gli automobilisti a scegliere consapevolmente il proprio distributore. Le medie regionali verranno fornite dal ministero e sarà la Guardia di Finanza ad occuparsi delle sanzioni e dei provvedimenti per i trasgressori.

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Il Governo della Meloni ha anche avviando un meccanismo che salvaguarderà i cittadini dagli aumenti improvvisi del prezzo del petrolio, abbassando le tasse ed evitando gravi trend di aumento come è avvenuto nel 2022.

Un’ultima manovra che è stata aggiunta riguarda la reintroduzione del Bonus Trasporti da 60 euro, gestito dal Ministero del Lavoro e che consentirà ai pendolari di ottenere uno sconto sull’acquisto del proprio abbonamento fino al 31 Dicembre 2023. L’unico requisito per accedere al bonus riguarda il reddito, che deve essere inferiore ai 20mila euro annui.