Economia e Finanza

Pagare meno tasse sulla prima casa è possibile: i metodi legali

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Pagare meno tasse sulla prima casa non solo è possibile, ma anche totalmente legale: dall’intestazione ad un parente, al comodato d’uso

Decidere di acquistare una casa è un passo molto importante; tuttavia, chi va incontro a questa scelta, si prende in carico non solo i costi dell’immobile, bensì anche quelli di ordinaria (e straordinaria) manutenzione.

Abbiamo parlato in precedenza delle differenze tra affitto e acquisto, sebbene la prima scelta sia meno dispendiosa, avere una casa di proprietà – o quasi – ha tutto un altro valore.

D’altro canto si sa, con l’acquisto di prima casa, manutenzioni e guasti improvvisi sono dietro l’angolo. Oltre a questo anche lo Stato prende la sua parte: con l’acquisto di una casa siamo costretti a pagare tasse come Tari, IMU e quant’altro. Tuttavia, esistono dei mezzi totalmente legali, per ridurre notevolmente la tassazione della casa, spaziando dai bonus prima casa, fino ad arrivare ad intestare il bene ad un parente.

Come pagare meno tasse su prima casa

Iniziamo l’argomento precisando che non è richiesto l’IMU su la prima casa, a patto che questa non sia di categoria
A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici). L’acquisto di un immobile modesto è quindi uno dei metodi migliori per risparmiare. Oltre a questo esistono altre possibilità, come bonus prima casa, usufrutto e comodato d’uso.

Come acquistare una casa pagando poche tasse

Come accennato, le possibilità sono davvero svariate, vediamo in seguito le più significative:

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  • intestare la casa ad un parente: la legge in vigore permette di intestare l’immobile ad un parente, ovviamente in questo caso, è bene affidarsi a persone di fiducia in quanto, una volta firmato, possono esercitare il pieno potere dell’immobile, come un’eventuale vendita o affitto;
    bonus prima casa: questa agevolazione permette un risparmio significativo, con Iva agevolata al 4%, imposta di registro al 2%, imposte catastale a 50 euro e molte altre opportunità di risparmio;
    prima casa con usufrutto: se un figlio per esempio, riceve una casa, stipulando un contratto a tempo determinato (massimo 30 anni), potrà goderne senza mai diventarne proprietario effettivo. Questa scelta in primis, permette al proprietario di pagare meno tasse, in quanto, è prevista una divisione equa delle spese della casa tra proprietario e chi l’acquisisce in usufrutto;
    comodato d’uso: anche in questo caso è possibile godere di un importante risparmio, ossia di una riduzione del 50% del IMU per le case date in comodato d’uso a titolo gratuito. L’agevolazione è possibile solamente se questo avviene tra parenti di primo grado.

Le possibilità sono dunque molteplici, ovviamente variano da caso a caso in base alle proprie esigenze.

Published by
Daniela Guglielmi