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Reddito di Cittadinanza, per qualcuno sarà ancora disponibile: i requisiti

rdc lavoro 2023
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Il Reddito di Cittadinanza verrà cancellato ad oltre 600mila italiani, ci sono alcune persone però che continueranno ad avere accesso alle ricariche mensili, i requisiti tuttavia sono piuttosto stringenti.

Nonostante le proteste della Caritas e dell’Europa la Meloni ha introdotto nella Legge di Bilancia del nuovo anno tutta una serie di regolamentazioni che andranno gradualmente ad eliminare il sostegno entro la fine di Dicembre 2023.

Le differenze con l’RDC del 2022, già attive da inizio anno sono piuttosto evidenti, a partire dall’articolo 1 ai commi 313 e 321 in cui si stabilisce che gli assegni mensili possono avvenire per un massimo di 7 mesi ma solo se nel nucleo familiare non sono presenti minori, persone disabili o con età pari o superiore a 60 anni.

Il grande taglio che permetterà di risparmiare una grande quantità di risorse allo Stato escluderà dal diritto tutti i soggetti occupabili nel mondo del lavoro (dai 18 ai 59 anni), i quali dovranno anche rispettare una serie di obblighi al fine di evitare di perdere del tutto il diritto alle ricariche.

Prima di tutto gli occupabili dovranno frequentare un corso obbligatorio che permetterà di incrementare le proprie competenze e conoscenze professionali al fine di diventare una risorsa utile alle aziende ed ottenere un curriculum completo e più competitivo. Qualora una persona rifiutasse questa opportunità perderebbe istantaneamente il diritto al Reddito di Cittadinanza e non potrebbe più richiedere l’accesso al sostegno.

Come cambia il Reddito di Cittadinanza nel 2023

I richiedenti dai 18 ai 29 anni che non hanno completato il percorso di studi obbligatori dovranno iscriversi a dei corsi di istruzione di primo livello. Tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno inoltre essere impiegati in progetti comunali utili alla comunità.

reddito di cittadinanza
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Inoltre i percettori del sostegno dovranno accettare la prima offerta di lavoro disponibile anche se non congrua con le proprie capacità, è stato infatti eliminata la possibilità di rifiutare offerte non affini al percorso di specializzazione. Non necessariamente accettare un lavoro porrà fine alle ricariche, al di sotto dei 3mila euro lordi, con lavori stagionali o intermittenti, non verrà apportato alcun cambiamento al reddito.

A cambiare non sono solo i requisiti e gli obblighi ma anche gli importi dato che, in caso di affitto il canone annuo viene destinato direttamente al proprietario dell’immobile. I datori di lavoro che assumeranno nel 2023 i percettori di RDC inoltre avranno il completo esonero dal versamento dei contributi previdenziali, modifica che avrà l’obiettivo di incentivare un nuovo mercato del lavoro in Italia.