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Polizia scopre giro di vendita online fake: chiusi più di 13 mila siti web

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Chiusi dalla Polizia italiana, con supporto della Polizia Postale, circa 13 mila siti internet cinesi che rimandavano a siti e-commerce che vendevano qualsiasi tipo di oggetto.

Un piano criminale da milioni di euro quello sventato dalla Polizia Postale italiana che, grazie alla segnalazione di un’agenzia di cybersecuriti, Yarix, società a capo della divisione Digital Security di Var Group, è riuscita a bloccare migliaia di siti cinesi che vendevano oggetti contraffatti online.

I siti infatti registravano più di tredicimila domini che rimandavano con denominazione e prodotti ad una serie di grandi marche, anche italiane, di abbigliamento, giocattoli e tanto altro.

Il piano dei truffatori era appunto quello di, tramite questi indirizzi di dominio, rimandare gli utenti a questi siti falsi, truffando coloro che acquistavano oggetti.

Ma in che cosa consisteva esattamente la truffa e come veniva architettata da questi truffatori informatici?

La truffa dei siti e-commerce falsi: ecco come si svolgeva e quale era il piano finale dei truffatori

Come specificato la truffa avveniva tramite siti dominio falsi che offrivano prodotti di grandi marche a prezzi stracciati. Il problema risultava quando l’utente pagava, non ottenendo alla fine mai il prodotto ordinato oppure ricevendo a casa un prodotto chiaramente falso.

Il modus operandi dei truffatori era dunque sempre lo stesso, con come detto circa  tredicimila domini online gestiti, dove però in passato il numero degli stessi aveva toccato anche cifre più alte di circa quindicimila siti.

Il tutto era gestito certamente da un’organizzazione criminale, data l’accuratezza della truffa, dato che i criminale utilizzavano un CDN (Content Delivery Network), cioè un network di data center sparsi per il mondo. I dati infatti dei vari server sono stati rintracciati negli Stati Uniti, a Panama ed in Turchia, anche se invano dato che alla fine si è capito che non derivassero da queste posizioni. Alcuni poi sono stati visti anche in Europa.

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Inoltre, ogni volta che un sito veniva scoperto e chiuso, gli hacker riuscivano immediatamente a cambiare la posizione e creare un nuovo sito che mandavano immediatamente online. E cosi fino a quando il tutto non è stato smantellato dalla Polizia italiana che con un ottimo intervento ha saputo far chiudere contemporaneamente tutti i siti online in questione.

L’unica mancanza purtroppo è il fatto di non aver potuto arrestare i malviventi, ma come è risaputo ormai la distanza tra la posizione effettiva del criminale e l’intervento delle forze di polizia, questo purtroppo grazie o a causa dell’online.

Published by
Francesco Tripputi