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Buono postale, dopo vent’anni fai parecchi quattrini: ecco quanto può valere

Buoni fruttiferi Poste Italiane: buoni postali per ogni esigenza con rendimento alto nel 2023
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Quanto va a valere un buono postale dopo venti anni? Ecco il valore del buono dopo tutti questi anni e quanto avrai nel conto al termine di questo lungo tempo.

Parliamo dei buoni postali, una maniera di investire e tenere al sicuro i nostri soldi ottimale in questo periodo di crisi ed incertezza che stiamo affrontando, con l’inflazione dilagante e l’aumento spropositato delle bollette.

Generalmente esistono due tipi di buoni: i classici buoni cartacei oppure quei buoni cosiddetti dematerializzati. Nel caso della nuova proposta di Poste, si parla del secondo caso per i buoni, ovvero si intendono i buoni rappresentati solo da una scrittura contabile effettuata su un conto di regolamento che può essere il conto corrente BancoPosta o il libretto di risparmio postale.

Questi vengono utilizzati da più di 100 anni come prima scelta degli italiani per mantenere al sicuro i propri soldi e per farli fruttare a dovere nel tempo, arrivando ad avere un piccolo tesoretto da parte.

Ma quanto si guadagna in 20 anni in cui i buoni postali restano attivi? Facendo un conteggio su 1000 euro,il risultato vede un guadagno netto di 638,29 euro sull’investimento iniziale, per un “guadagno totale” di 1.558,50 euro, comprese le varie imposte fiscali pari a 79,79 euro in 20 anni.

Buoni  postali ordinari: come farli fruttare

Per poter accedere ai buoni fruttiferi ordinari è necessario mettere sul piatto un minimo di 50€ o comunque un totale di soldi che siano sempre un multiplo di cinquanta.

Come tutti i buoni fruttiferi, questi hanno una scadenza ventennale a differenza dei buoni che vi erano prima del duemila che avevano scadenza invece trentennale.

Proviamo dunque a fare una prova di investimento con un multiplo di 50 che sia abbastanza sostanzioso sul piatto, ovvero ad esempio 5500 euro di investimento. Se investiamo questa cifra infatti, il rimborso netto alla scadenza dei venti anni di tempo sarà di 8.568,65 euro. Da ricordare anche che dopo i 5000 euro di versamento bisogna obbligatoriamente pagare un’imposta di bollo, ecco perché abbiamo scelto come esempio una cifra che superasse quel numero.

buoni fruttiferi
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Come per tutti i buoni postali gli interessi iniziano a maturare dopo 12 mesi e dopo di questi si potranno continuare a prelevare ogni bimestre disponibile. Per un investimento della durata di 20 anni la ritenuta fiscale è di 438,38 euro. Mentre, gli interessi lordi maturati sono pari a 3507,03 euro.

I vantaggi di un buono fruttifero vengono valutati in base alla partecipazione percentuale, all’andamento e da qui si può calcolare un eventuale premio che verrà calcolato con esattezza dall’indice Esg (Indice STOXX Europe 600 ESG-X ).