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Lavorare 4 giorni alla settimana senza riduzioni: sembra un sogno, ma è realtà

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Sta sbarcando in Italia, il sistema di “flexy week”, ossia il lavoro spalmato in 4 giorni settimanali, per alcune aziende è già realtà

“Usa bene il tempo, se vuoi del tempo libero” cita Benjamin Franklin, come non dargli ragione; la qualità e l’organizzazione del nostro tempo determina anche la qualità dei momenti che dedichiamo ai nostri cari e a noi stessi. In un’altra frase Aristotele ancor prima disse: “Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi del tempo libero”.

Il guadagno e l’impegno che mettiamo sul lavoro ha lo scopo di farci vivere del tempo libero di qualità, ma spesso succede che la maggior parte di questo lo utilizziamo per lavorare o per rilassarci dal lavoro.

Proprio per questo motivo, Intesa Sanpaolo e Lavazza hanno sperimentato un metodo di lavoro che prevede le classiche 40 ore settimanali, ma disposte in 4 giorni lavorativi, lasciando al dipendente ben 3 giorni di riposo. Questa struttura settimanale in realtà esiste già all’estero. In Belgio per esempio, è stata varata la legge per far si che il dipendente possa chiedere la riorganizzazione del lavoro, e nel Regno Unito, il modello dei 4 giorni settimanali è già attivo.

Anche in Italia, seppur poco diffusa, esiste la possibilità di lavorare per 4 giorni settimanali anziché 5. Questo giova ai dipendenti senza togliere nulla (o quasi), a livello economico, ma al contrario, è un’opportunità sulla possibilità per ottenere un maggior riposo, in maniera più uniforme, dando la possibilità al dipendente di avere più tempo libero seppur lavorando le stesse ore (40 settimanali).

Settimana lavorativa di 4 giorni: quali aziende aderiscono

Sono varie le aziende che hanno deciso di ridimensionare le giornate lavorative in Italia, stravolgendo la classica regola dell’full time da 40 ore settimanali, 8 ore al giorno per 5 giorni. Ad aderire a questo cambiamento troviamo principalmente le multinazionali che fanno a gara e si confrontano giorno dopo giorno con i modelli esteri già esistenti.

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Awin Italia, fa parte di un network internazionale di marketing e lavora con il modello della “flexy week”, ossia la settimana lavorativa che prevede una giornata libera più due mezze giornate, in questo caso si tratta della policy aziendale. Tria Spa è un’azienda di Cologno Monzese che produce macchinari per il riciclo della plastica. Da gennaio, per mezzo di un accordo, la settimana lavorativa finisce venerdì alle 12, con 3 ore di permessi retribuiti in busta paga per i lavoratori.

Come accennato in precedenza, anche Intesa Sanpaolo e Lavazza vogliono entrare in questa nuova modalità: Lavazza ha già introdotto nel proprio contratto integrativo ridurre le ore lavorative del venerdì, dando la possibilità ai propri dipendenti di recuperarle durante la settimana. Intesa Sanpaolo invece, ha proposto ai propri dipendenti una modalità di lavoro più flessibile: 4 giorni a settimana con 9 ore giornaliere. Per venire ulteriormente incontro ai dipendenti che non possono recarsi sempre in ufficio, offre il lavoro flessibile, con possibilità di smart working fino ad un massimo di 120 giorni l’anno.

Published by
Daniela Guglielmi