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Videocamere di casa hackerate, i video hot vengono venduti online: sconvolgente

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Le Iene hanno scovato gruppi Telegram di hacker, che per mezzo del codice QR code, riescono ad accedere alle videocamere casalinghe di sorveglianza e vendono i video intimi dei malcapitati

In molti oramai, installano una telecamera nelle proprie case al fine di proteggere i propri appartamenti e controllare i propri cani quando non si è in casa o semplicemente per controllare i propri bimbi da una stanza all’altra. Una questione di sicurezza che però, può diventare un vero e proprio lascia passare alla propria privacy. Matteo Viviani di “Le Iene”, mostra infatti come una semplice videocamera da “negozio di elettronica” può diventare un vero e proprio pericolo. Molti sono i video “spinti” inviati nei gruppi Telegram di persone ignare di essere viste.

Le videocamere in questione, sono installabili per mezzo di QR code apposito e visionabili dal proprio cellulare. Questi dispositivi tuttavia, sono facilmente hackerabili a causa delle password di sistema semplici da reperire. Non i dispositivi acquistati purtroppo, permettono di vedere chi accede.

L’intervistato anonimo, ci mostra come accedere al gruppo Telegram contenente i video scambiati dai partecipanti, non richiede alcun invito. Sono quindi 17.119 i membri che ogni giorno si scambiano video spinti e talvolta anche registrazioni contenenti stanze di bambini, sale da pranzo e bagni, 24 ore su 24. Le videocamere, una volta hackerate hanno infatti, la possibilità di accedervi tutto il giorno.

Non solo case: anche sale operatorie dove vengono ritratte persone nude, camerini, bagni e giardini. Tutto è soggetto alla visione del gruppo, senza alcuna censura, i video più gettonati sono infatti, quelli di natura sessuale, che vengono addirittura venduti fra gli utenti. Anche l’indirizzo di casa è visibile, fattore che apre la porta ad altre problematiche. Alla luce di ciò, come è possibile difendersi?

Come non farsi hackerare la videocamera di sorveglianza

Come detto in precedenza, tali registrazioni, vengono inviate sotto forma di video “hot” nei gruppi Telegram. Questo avviene senza alcuna censura e con una totale violazione della privacy. Il furto dei dati della videocamera, non solo è una vera e propria violazione della nostra intimità e quella dei nostri figli, ma anche un rischio di ricatto e furto all’interno dell’abitazione stessa. Chi ottiene e condivide l’accesso, può conoscere il nostro indirizzo di casa e sapere con esattezza quando non siamo al suo interno. Oltre a questo, esiste anche un’eventuale possibilità di essere ricattati al fine di non divulgare determinati filmati in rete. Per ovviare a questo problema, ci sono degli accorgimenti che dobbiamo assolutamente mettere in atto onde evitare queste situazioni.

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Come ci spiega l’intervistato anonimo, per accedere a queste videocamere, gli hacker utilizzano le password standard del sistema, tuttavia alcuni proprietari delle telecamere tolgono direttamente la protezione, nulla di più sbagliato. Il consiglio di Paolo Dal Checco ( tecnico fornese), è quello di modificare la password, inserendone una più difficile.

Un altro consiglio è quello di aggiornare la videocamera, questo è molto utile per renderla più sicura. Infine, se si hanno ancora dubbi, un altro consiglio impeccabile per scoprire se qualcuno è collegato alla videocamera, è quello di notare – per esempio di notte – se i raggi ad infrarossi sono accesi. In questo caso significa che qualcuno è collegato al dispositivo.

Published by
Daniela Guglielmi