Cybercecurity, scatta l’allarme: a breve potrebbe arrivare un attacco informatico globale
Stando a quanto rilevato dall’indagine del Word Economic Forum nel giro di non molto tempo la cybersecurity potrebbe essere minata da un attacco informatico di proporzioni stratosferiche
Tra le minacce figlie dell’era tecnologica ci sono sicuramente gli hacker. Con il loro losco lavoro invasivo riescono ad impadronirsi di dati preziosi che possono utilizzare a loro piacimento. Gli si può tranquillamente affibbiare il soprannome di ladri del nuovo millennio. Il problema in questo caso è la difficoltà nello smascherarli e nel recuperare ciò di cui si sono indebitamente appropriati.
Purtroppo le previsioni future non sono rosee in tal senso. Secondo il Word Economic Forum nei prossimi anni gli attacchi di parte di questi personaggi infimi saranno ancor più frequenti. Nonostante i moderni sistemi di sicurezza informatica non si possono dormire sonni tranquilli sotto questo punto di vista.
Farsi trovare preparati è il minimo che si possa fare per scongiurare il peggio. Quindi è bene capire quali potrebbero essere i bersagli principali, in modo da poter prendere tutte le precauzioni del caso.
Cybersecurity, il pericolo è dietro l’angolo: chi rischia di più
Agenzie governative e grandi aziende sono naturalmente le vittime preferite, ma nel novero di coloro che rischiano vanno inserite anche le organizzazioni che gestiscono i dati dei consumatori e i consumatori stessi. D’altronde Sadie Creese, informatica dell’Università di Oxford è stata chiara: “Dobbiamo prepararci ad una tempesta informatica, anche se è davvero difficile capire quanto potrà essere grave”.
In base a ciò che hanno affermato molti esperti informatici e dirigenti di aziende del settore ascoltati dal World Economic Forum, nei prossimi due anni dobbiamo aspettarci un evento informatico a dir poco catastrofico. A dover temere sono anche i settori di infrastrutture centrali, del trasporto pubblico e delle manifatture.
L’indagine della SecurityScorecard, che si occupa delle valutazioni sulla cybersecurity, circa il 48% delle aziende manifatturiere potrebbe essere soggetta a questo genere di attacchi visto che i cyber-criminali sono ben consapevoli di poter colpire con estrema facilità.
Tra gli strumenti principali di difesa c’è l’approccio Zero Trust. Si tratta di un strategia di protezione della rete che permette l’accesso all’utente in base al contesto. Verifica infatti anche la posizione senza dare per scontato che solo perché sono stati inseriti nome utente e password la connessione sia sicura.
In generale però per far fronte ad un attacco hacker di tipo globale sarà fondamentale la cooperazione tra governi attraverso un’azione coordinata e potenziata. Chissà se almeno in questo caso riusciranno a far fronte comune.