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Pensione rimandata se accetti il Bonus: soldi o riposo?

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Nuova proposta per Bonus di studio ai pensionati

La nuova regolamentazione sulle pensioni è in arrivo e nel mentre si cerca di allungare la permanenza nei pubblici uffici di coloro che sono vicini al pensionamento.

Il Governo Meloni appena entrante sta valutando vari cambiamenti sociali legati a una serie di tematiche fondamentali, tra le quali anche le pensioni.

Restano al momento in piedi l’Opzione Donna, ovvero il trattamento pensionistico per donne lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato il diritto entro il 31 Dicembre 2021 e l’Ape Sociale, trattamento richiesto da individui in difficoltà economica che vorrebbero andare in pensione al compimento dei 63 anni di età.

Ancora in bilico invece la Quota 102, inserita nella Legge di Bilancio 2022, che riguarda il pensionamento anticipato di lavoratori pubblici e privati che, se hanno fatto domanda entro il 31 Dicembre 2022, possono andare in pensione con 38 anni di contributi e un’età di almeno 64 anni. Questa potrebbe essere ristabilita per un altro anno, ma al momento non vi è alcuna certezza.

Mantenere dentro ancora i dipendenti pubblici: ecco come

Obiettivo sarebbe anche quello di rafforzare i pubblici impieghi, togliendo capitale al Reddito di cittadinanza. Questo non è solo l’obiettivo di Fratelli d’Italia, ma era stato anche un qualcosa richiesto dalla Lega, con Matteo Salvini che già aveva proposto di recuperare circa un miliardo di euro dal RDC e destinarlo alle pensioni.

Si stanno valutando inoltre, degli incentivi per restare ancora al lavoro nel pubblico, con dei Bonus lavoro allo studio che permetterebbero di proseguire l’iter di aggiornamento in settori del pubblico impiego come la sanità, un settore che già prima dei problemi dati dalla pandemia di Covid19 dava segni di crisi.

Questi incentivi sarebbero inclusi nel pacchetto pensato dal nuovo Governo sulle pensioni, che dovrebbero ottenere un sostegno molto sostanzioso di almeno due miliardi di euro.

Legge di Stabilità 2023: diventerà realtà?

Un altro punto interrogativo va sulla Legge di Stabilità che dovrà essere presentata nel 2023 per ciò che riguarda la riforma strutturale della previdenza pubblica in Italia.

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Proposte per tutte le pensioni tramite i Sindacati

Purtroppo su questo argomento non vi sono ancora delle informazioni certe e probabilmente al momento non vi sarà nessun inserimento in questo contesto nella prossima legislatura.

Si parla in questo caso anche della proposta fatta dai sindacati CGIL, CISL, UIL per quanto riguarda la Quota 41 pura, la proposta di Legge depositata in Senato con l’obiettivo di sostituire la tanto contrastata Legge Fornero e di permettere a chiunque di ricevere la pensione avendo almeno 41 anni di contributi, senza limiti di età.