Nuovo requisito patrimoniale ISEE: il governo Meloni cambia tutto
Il nuovo decreto aiuti quater sarà emanato dal nuovo governo a breve, e per l’ISEE si prevedono grosse novità.
L’elemento di novità sarà la modifica dei requisiti di accesso ai benefici, che vedranno un sostanziale cambiamento del valore ISEE.
Si aumenteranno i limiti degli importi e, in particolare, gli immobili familiari perderanno molto meno. Vediamo in cosa consisterà la riforma.
Le novità del decreto aiuti quater
Attraverso la richiesta della situazione economica equivalente, dettata dall’indicatore ISEE, si determina il patrimonio familiare in base al quale concedere o meno bonus e benefici.
I benefici che si richiedono attraverso la presentazione dell’ ISEE sono diversi, ed è possibile indicarli come segue:
- Riduzione tasse universitarie;
- Riduzione costo delle mense;
- Agevolazioni sul pagamento del mutuo;
- Bonus affitti;
- Esenzione canone rai;
- Bonus sociale gas e luce;
- Reddito di cittadinanza;
- Bonus bebè;
- Bonus prima casa under 36;
- Esenzioni ticket sanitario;
- Assegno unico per figli a carico.
Se si modificasse il requisito patrimoniale immobiliare, si farebbe un cambiamento davvero incisivo, dal momento che lo stesso requisito immobiliare incide sul 20% della determinazione dell’indicatore.
Come verrà effettuata la modifica
Dal punto di vista operativo, si discute dove fare incidere il cambiamento. Esso andrà presumibilmente a impattare sul limite della franchigia sugli immobili, che ridurrà la voce facente riferimento al patrimonio immobiliare e verrà innalzato fino a 80.000 euro.
Tradotto in un esempio, se una casa di proprietà avrà una rendita catastale di 1000 euro, e gli altri beni immobili posseduti saranno di valore pari a 20.000, l’assegno unico per i figli potrebbe essere ridotto perché la franchigia eccede i 16.200 euro di reddito.
Se invece non ci fosse l’indicazione del patrimonio, la decurtazione dell’assegno non opererebbe fino a 33.600 euro.
Conseguenze della modifica e valutazioni in atto
La conseguenza più diretta della modifica dell’ISEE al rialzo, sarebbe quella dell’aumento considerevole dei beneficiari. Se le risorse per l’assegno unico sono all’incirca 15 miliardi, allargare la platea dei beneficiari richiederebbe una quantità di risorse decisamente maggiore.
Se il cambiamento venisse approvato, per i successivi anni le risorse stanziate dovrebbero aumentare arrivando a 18 miliardi e più.
Alla fine, quindi, la domanda è una soltanto: riuscirebbero le casse dello stato a far fronte a una misura tanto dispendiosa?
Staremo a vedere quali saranno le valutazioni di valore che determineranno il cambiamento nel calcolo dell’ISEE.
Se venisse approvata, la misura fornirà alle famiglie un aiuto concreto, in un periodo in cui il rialzo dei prezzi sta molto penalizzando il potere d’acquisto degli italiani.