Soldi sotto al materasso: Le conseguenze dei contanti non tracciati sul conto corrente
Quanti soldi contanti si possono tenere in casa secondo la legge, limite di utilizzo dei contanti e operazioni sul conto corrente.
Le nuove misure messe in atto dal nuovo Governo hanno come obbiettivo il tracciamento di quanto più denaro possibile in circolazione. Infatti, ci stiamo spostando sempre di più verso l’era del tracciamento dei pagamenti e delle transazioni. Il motivo? l’evasione fiscale, i pagamenti in nero e il riciclaggio, rendono davvero cosa complicata per lo stato tenere conto della dichiarazione dei redditi del cittadino. La cosa è di fondamentale importanza in questo periodo dove il governo cerca di risparmiare più risorse possibili con l’obbiettivo di erogare di bonus e sostegni finalizzati all’aiuto del cittadino realmente in difficoltà.
Uno delle misure maggiormente attive è la promozione insistente dei metodi di pagamento con carta di credito, o comunque tracciabili. Ma non c’è nessuna Legge in merito che cita quanto denaro si può realmente tenere in casa. Solo in caso di movimenti sospetti, è possibile che avvengano controlli da parte delle forze dell’ordine. Non è tanto importante la somma del denaro che viene ritrovato ma quanto la provenienza di esso, poco rilevante invece, la giustificazione della custodia domiciliare di tale somma.
Sono soggetti a controlli e perquisizioni del domicilio coloro che hanno già ricevuto segnalazioni in precedenza di utilizzo sospetto del denaro o di attività illecite. Tuttavia, a meno che non si tratti di situazioni d’urgenza, la perquisizione deve avvenire con una preventiva autorizzazione di un giudice.
Visto e considerato che la perquisizione avviene solo in alcuni casi e in media non esiste un limite di denaro da poter tenere in casa, sarebbe utile e doveroso spiegare la provenienza del denaro conservato nel domicilio anche con l’ausilio di un’eventuale documentazione.
Quando i contanti devono essere tracciati e qual è il limite di versamento
I pagamenti in contante (il cosiddetto tetto massimo) hanno attualmente un limite di 2.000 euro ma il Governo Meloni ha intenzione di portare la somma a 5000 euro. Motivo per cui, se superata questa somma, è obbligatorio utilizzare un metodo di pagamento totalmente tracciabile. Se questi non sono presenti nel proprio conto corrente (i risparmi per esempio), andranno comunque inseriti sul conto a scopo di effettuare la transazione in maniera tracciata.
Sebbene la Legge non abbia limiti di soldi contanti che si possono custodire e neanche limiti di versamenti e prelievi sul proprio conto, questo non significa che non esistono rischi di segnalazioni. L’istituto di credito, infatti, è tenuto a poter fare delle eventuali segnalazioni. Motivo per cui, nel caso una persona che ha del denaro in casa avesse la necessità di doverlo versare, potrebbe andare incontro ad eventuali controlli.
Sia nel caso di versamenti che di bonifici in entrata, sono di competenza dell’Agenzia delle Entrate. Lo scopo è proprio quello di contrastare l’evasione fiscale. Motivo per cui, onde evitare spiacevoli complicanze, sarebbe opportuno applicare alcuni semplici accorgimenti: Inserire il denaro ricevuto o versato nella dichiarazione dei redditi, accedendo così alla legale tassazione. Il secondo caso invece sarebbe quello di dimostrare che si tratta di donazioni o comunque soldi ricavati dalla vendita di oggetti usati (casi che non prevedono alcun tipo di tassazione).