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Bonus acquisto pos e nuovo limite ai contanti: ecco i provvedimenti di sostegno per i piccoli commercianti

Il tetto al contante si alza dal 2023 – finanzamoney.it (Foto Adobe Stock)

Tetto sull’uso del contante e bonus per l’installazione di registratori di cassa che emettono scontrini digitali e pos.

Sono questi i due provvedimenti del governo Meloni entrati a far parte del complesso di norme del decreto aiuti quater, che andranno principalmente a beneficio dei piccoli commercianti.

Vediamo quindi quali sono i dettagli dell’innalzamento al tetto dei pagamenti in contanti e come funzionerà il bonus per i commercianti che non si sono ancora dotati di mezzi per i pagamenti elettronici e la trasmissione degli scontrini telematica.

Limite al contante: il nuovo tetto in decreto

Il governo Meloni ha effettuato i cambiamenti promessi sui pagamenti in contante. In particolare, dall’inizio del 2023 si potrà pagare in contanti fino a un importo di 5.000 euro, contro il provvedimento programmato dei precedenti governi, che avrebbe visto abbassarsi il tetto di contante a mille euro.

Una soluzione di compromesso

Se la Lega avrebbe voluto innalzare tale limite a 10.000 euro, le forze politiche presenti nel governo hanno considerato più prudente rimanere nel limite dei 5.000 euro, contro reati come il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale.

Secondo la presidente Meloni, la scelta di compromesso è stata effettuata per allineare il limite ai pagamenti in contante a quelli europei, sulla media del tetto di ogni paese del nostro continente.

L’Italia d’altronde è un paese che utilizza molto il contante, come si può leggere nel rapporto 2022 di The European House – Ambrosetti. Nel mondo, il nostro paese si classifica al 29° posto rispetto all’influenza dell’uso di contante sull’economia.
Per quanto invece riguarda il Cashless Society Index, l’Italia si posizionerebbe al 24° posto su 27 paesi europei.

Pagamenti elettronici: gli incentivi per favorirne l’uso

Installare un apparecchio per emettere scontrini digitali sarà possibile usufruendo di un bonus, ideato appunto per incentivarne l’utilizzo e diminuire l’evasione. Trasmettere e memorizzare telematicamente gli scontrini permetterà di ottenere un credito d’imposta uguale al 100% del costo pagato per adeguare il servizio. Il massimo stanziato per ogni dispositivo è di 50 euro, il limite della spesa complessiva del provvedimento in bilancio, invece, è di 80 milioni.

L’obbligo di accettare pagamenti elettronici

Durante il mese di giugno, si ricorderà che è diventato obbligatorio accettare pagamenti con carta in ogni esercizio. Questa stretta, però, potrebbe presto essere allentata, in quanto il viceministro dell’Economia Leo si è mostrato favorevole all’abolizione dell’obbligo.

I dettagli di questa iniziativa si sapranno a breve, quando la Presidente Meloni, di ritorno da Bali, si riunirà nel prossimo consiglio dei ministri.

In merito alla misura, disposta il 30 giugno dal governo Draghi, si parla di sanzioni determinate nel 4% della transazione rifiutata. Se quindi si dovesse rifiutare un pagamento di 100 euro tramite pos, la sanzione sarebbe di 34 euro.

Niente multa per i commercianti che non utilizzano pos e aiuto per adeguarsi ai pagamenti elettronici – finanzamoney.it (Foto di Ahmad Ardity da Pixabay)

Il Codacons spiega che la sanzione viene determinata per una quota fissa di 30 euro, e poi, la percentuale alla quale si è fatto riferimento pocanzi, andrà sommata alla predetta quota invariabile.