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Sanatoria cartelle di pagamento 2023: chi rientra? Ecco come verificare

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Ancora non si sa se il Governo Meloni per il 2023, nella legge di bilancio, inserirà anche una nuova sanatoria cartelle di pagamento. Nel frattempo possiamo controllare se ci rientriamo. Basta avere lo SPID.

 

Il Governo Meloni, probabilmente, nella legge di Bilancio 2023 metterà anche una nuova sanatoria cartelle di pagamento. Tramite un percorso guidato online e lo SPID, possiamo sapere se ci rientriamo.

Data la situazione economica attuale, tra il caro bollette e l’incremento dei prezzi anche per beni di prima necessita, gli italiani sono sempre in attesa di nuove manovre per contenere la crisi generale. Considerando anche il sempre minor potere d’acquisto di stipendi e pensioni.

Nel caso in cui si dovesse fare la nuova sanatoria cartelle, questa dovrebbe garantire uno stralcio totale per debiti iscritti a ruolo fino ad un massimo di 1.000 euro per debiti iscritti a ruolo nel 2015.  Per questa ipotesi sarà l’Agenzia delle Entrate Riscossione a cancellare la posizione del debitore dai suoi archivi.

Nel caso di debiti iscritti a ruolo tra i 1.000 e i 3.000 euro, ci saranno 2 soluzioni: uno stralcio dell’80% ed un saldo del 20% da pagare in una soluzione unica, oppure uno stralcio e un saldo del 50 e 50 con possibilità di pagamento in due rate. Ovviamente bisogna dimostrare di essere in una difficoltosa situazione economica.

Sanatorie 2023: la verifica online

È possibile iniziare a comprendere la propria situazione debitoria nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione andando sul sito dell’Istituto “Agenzia Entrate Riscossione“. Sul sito è possibile usufruire di un servizio gratuito che permette al contribuente di controllare le cartelle dal 2000, pagare e verificare in quante rate.

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Al sito “Agenzia Entrate Riscossione, è possibile accedere tramite le credenziali SPID, CIE O CNS. In questo modo sarà possibile per il contribuente capire in anticipo in quale delle opzioni si potrebbe rientrare.

Bisogna ricordare che l’importo da guardare, per capire in quale alternativa rientriamo, è riferito al singolo debito. Se vi stesse chiedendo, invece per i debiti iscritti a ruolo di importo superiore ai 3.000 euro, in quel caso scatterebbe la rottamazione quater con il pagamento delle imposte da rateizzare e il conseguente annullamento di sanzioni ed interessi. L’annullamento potrebbe essere sia parziale sia totale.