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Stipendio più alto per i lavoratori dipendenti: la sorpresa di gennaio in busta paga

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Buone notizie per tutti i lavoratori dipendenti: nonostante i prezzi siano decisamente alti, in gennaio avranno almeno due bonus erogati direttamente in busta paga.

Lo stipendio di gennaio sarà leggermente più alto per tutti quei lavoratori che hanno un reddito entro i 35.000 euro, ma c’è anche un’altra agevolazione che riguarda tutti, a prescindere dal reddito.

Vediamo quali sono i bonus sullo stipendio di gennaio, che consentiranno a tutti i lavoratori dipendenti con un reddito compreso nel limite indicato, di iniziare l’anno nuovo col piede giusto.

Bonus nello stipendio a gennaio: quali sono e a chi spettano

Il primo bonus deriva dalla legge di bilancio del governo Meloni, e riguarda il taglio del cuneo fiscale, del quale si è molto parlato.

In questi caso avremo l’esonero dai contributi previdenziali sullo stipendio nella misura del 2% sui redditi da 25.000 a 35.000 euro lordi annui, e quella del 3% sui redditi fino a 25.000 euro lordi.

Come si vede, nulla di nuovo per chi percepisce uno stipendio annuo che va dai 25.000 ai 35.000 euro. Infatti, in questo caso, ci sarà lo stesso taglio del cuneo fiscale previsto dal precedente governo.

Gli incrementi dello stipendio in concreto

Chi avrà un incremento maggiore del netto in busta sarà chi percepisce fino a 25.000 euro annui, e nel particolare, gli incrementi saranno i seguenti:

  • Stipendi fino a 1.900 euro lordi: incremento di 19 euro;
  • Stipendi fino a 1.500 euro lordi: incremento di 15 euro;
  • Stipendi fino a 1.300 euro lordi: incremento di 13 euro;
  • Stipendi fino a 1.000 euro lordi: incremento di 10 euro.

Il secondo bonus deriva da una curiosa coincidenza. Quest’anno, il primo giorno dell’anno è stato domenica. Essendo un giorno festivo doppio, questa particolare evenienza viene classificata come festività non goduta.

In quanto tale, al dipendente spetta una retribuzione ulteriore che corrisponde all’aliquota giornaliera.

In genere, la retribuzione riferita alla festività non goduta viene calcolata nella misura di 1/26 dello stipendio complessivo, e a gennaio, la busta paga si alzerà anche per questo fattore.

Le buone notizie, però, non si fermerebbero qui.

Il presidente Tabarelli, dal Nomisma energia, avverte che durante il primo trimestre dell’anno in corso, il costo dell’energia elettrica è calato del 19,5%, e nelle prossime quattro settimane potremo avere una diminuzione sul costo del gas del 30%.

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Se il buongiorno si vede dal mattino, si spera che vada avanti così. E soprattutto, che le buone notizie per il 2023 non finiscano qui.