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Quando una casuale del bonifico può costarti cara: occhio a questo errore

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58 mila euro di multa è il prezzo da pagare per un bonifico con casuale sbagliata: ecco cosa è successo a questi due fratelli 

Il fisco non lascia nulla al caso, soprattutto nel momento in cui vede movimenti sospetti. Per molti, l’invio di un bonifico, rappresenta un’azione semplice e veloce, la casella della casuale, infatti, viene speso trascurata. Una distrazione del genere però, può costarci davvero cara. Quest’uomo, per esempio, pagherà la bellezza di 58 mila euro. 

Abbiamo già visto in un articolo precedente, come il fisco controlla i bonifici inviati senza casuale, è come sia focalizzato principalmente dagli scambi di denaro tra parenti, ossia il caso che andiamo a trattare oggi. 

Lo scopo dell’Agenzia delle Entrate è quello di controllare i movimenti sospetti e lo scambio di denaro sporco, non dichiarato e proveniente da attività illecite. 

Motivo per cui, il fisco è molto rigido al riguardo e le sanzioni sono di cifre importanti. Un semplice errore può quindi costarci caro, ma è possibile evitarlo? 

Una casuale da 58 mila euro 

Non è fantascienza, ma realtà. I protagonisti sono due fratelli e l’acquisto di una immobile: l’uomo vende a suo fratello la casa che aveva messo in vendita. La casa aveva un prezzo iniziale di 270 mila euro, nel bonifico però, la cifra pagata dal fratello era solamente di 120 mila. Chiunque direbbe che si tratta semplicemente di un generoso sconto tra fratelli, tutti tranne il fisco che ha riscontrato diverse anomalie. Il problema, infatti, è stata la casuale, un dettaglio che porta ancora oggi i due fratelli alla contestazione di questa sanzione. 

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La giustificazione di tale sconto, affermano i due uomini, sarebbe dovuta ad un accordo: il fratello avrebbe pagato la somma iniziale della casa (120 mila euro), per poi saldare successivamente il restante. Sono stati fatti anche degli atti per la rettifica del prezzo di fronte ad un notaio, per rendere l’operazione più legale e trasparente possibile. Questo non è servito a fermare la sanzione in quanto non risulta sufficiente per sanare l’errore dei due uomini. L’Agenzia ha infatti sottolineato che: “il riferimento preciso alla compravendita nella casuale dei bonifici fosse elemento indispensabile per dimostrare il maggior valore dell’acquisto”. Una casuale corretta poteva indicare che la somma versata non si riferiva al costo totale dell’acquisto, bensì ad una sola parte. Questa, infatti, sarebbe stata la soluzione. Purtroppo, così non è stato, i due famigliari sono alle prese con una sanzione da 48 mila euro.  

Da questa lezione abbiamo imparato che, per evitare multe e controlli dal fisco, bisogna essere chiari con la casuale del bonifico. Questo dettaglio non è semplice come sembra, in quanto una frase può essere interpretata in maniera differente; motivo per cui, quando si tratta di bonifici importanti e consistenti (come l’acquisto di una casa), è bene rivolgersi ad un commercialista legale o anche solo alla propria banca. Questo consiglio vale in particolar modo se il bonifico viene trasmesso tra familiari, in quanto questo tipo di transazioni sono particolarmente osservate dal fisco.