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Assegno Unico ridotto per mancanza di un documento, come rimediare in fretta

au isee 2023
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L’Assegno Unico è la misura che sostiene e protegge le famiglie italiane garantendo ai genitori di figli con meno di 21 anni una somma mensile utile alla crescita dei bambini e ragazzi.

L’agevolazione è presente in Italia dal 2022 istituita con la Legge Delega 46/2021 ed è stata prorogata nel 2023 con alcune modifiche. A Febbraio tuttavia tutto potrebbe cambiare in quanto potrebbero mancare dei documenti essenziali per la sua erogazione.

Con l’inizio del nuovo anno bisogna fare i conti non solo con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio della Meloni ma anche con la scadenza dell’ISEE, il documento che attesta la situazione economica della famiglia e che verrà gradualmente sostituito con il nuovo Quoziente Familiare introdotto proprio dal nuovo Governo, il quale agevolerà ulteriormente le famiglie monoreddito e quelle numerose.

L’Assegno Unico, così come ogni altro bonus o sostegno, ha bisogno dell’aggiornamento dell’ISEE al fine di calibrare nuovamente la somma da assegnare alla famiglia che nel corso dell’ultimo anno potrebbe aver subito variazioni nel numero dei componenti del nucleo o nei redditi, sia in maniera positiva che negativa.

Nel testo del Bilancio inoltre sono stati introdotti dei cambiamenti nettamente a favore dell’Assegno Unico, incrementando le somme per i figli al di sotto dei tre anni e per le famiglie molto numerose. Il bonus, che sostituisce ed unifica tutti i precedenti, viene garantito ad ogni famiglia in quanto ha il vantaggio di essere universale.

Cosa si rischia in mancanza di ISEE

L’Assegno Unico viene stanziato dal mese di Marzo al Febbraio dell’anno successivo e, anche in assenza di cambiamenti al proprio nucleo familiare, i beneficiari dovranno presentare l’ISEE dell’anno precedente entro il 28 Febbraio 2023 qualora vogliano continuare ad avere diritto alla somma mensile.

assegno unico 2023 isee
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In caso di mancanza di ISEE l’INPS non interromperà del tutto l’assegnazione del pagamento ma lo ridurrà all’importo minimo di circa 50 euro che, tra l’altro, è garantito anche alle famiglie con ISEE superiore a 40mila euro annui. Secondo i regolamenti si avrà tempo fino al 30 Giugno 2023 per aggiornare la propria documentazione ed ottenere anche gli arretrati di Marzo, Aprile e Maggio.

Le modifiche ai documenti possono essere effettuate in tre modi distinti:

  • presso i patronati vicini alla propria residenza
  • tramite contact center dell’INPS contattabile tramite i numeri 803 164 (gratuito da telefono fisso) e 06 164 164 (da cellulare, a cui vengono applicati i costi standard del proprio gestore telefonico)
  • tramite il portale dell’INPS accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS e selezionando la sezione legata all’Assegno Unico.