Il Viagra fa bene al cuore e alle arterie: lo dice la scienza

L’assunzione del Viagra può avere degli effetti protettivi al cuore. Uno studio ha dimostrato che l’assunzione può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari

La nota pillola blu è ormai comune al giorno d’oggi, sono circa 66mila gli uomini che assumono Viagra giornalmente. La sua principale funzione è quella di andare a correggere la disfunzione erettile. Questo è possibile favorendo il flusso di sangue del pene; tuttavia, questo non è l’unico beneficio di questo medicinale.

Il Viagra è un’inibitore della proteina PDE-5i, approvato nel 1998 dalla Food and Drug Administration. Nel 2005 è stata scoperta un’altra funzione utile di questo farmaco, ossia la possibilità di agire contro l’ipertensione arteriosa polmonare. Il farmaco viene quindi approvato dall’agenzia europea anche per questa funzione e messo in commercio con il nome di “Revatio”. Si tratterebbe sempre di Viagra, ma venduto con un nome differente.

Il Viagra tuttavia, riserva sempre sorprese. Ad indagare questa volta è stata una ricerca recentemente pubblicata nel Journal of Sexual Medicine secondo il quale questo farmaco darebbe dei veri e propri benefici all’utilizzatore, riducendo il rischio di problemi al cuore.

I ricercatori hanno voluto indagare su un’ampia popolazione maschile che assume – o ha assunto – la pillola blu per un lungo periodo, per fare chiarezza sulla questione già analizzata anni precedenti.

Il risultato è stato sorprendente e seppur bisogna chiarire il motivo di tale risultato, è la prova confutabile che questo farmaco può trarre numerosi benefici su chi lo assume.

Il Viagra fa bene al cuore: lo studio

I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di oltre 23.000 uomini americani con un età media di 52 anni. Ai soggetti è stato prescritto durante gli anni tra il 2006 e il 2020, un inibitore della fosfodietrasi di tipo 5 (PDE-5i). Gli uomini in questione hanno assunto il farmaco con lo scopo di migliorare la propria disfunzione erettile. Successivamente, sono state analizzate e messe a confronto altre 48.000 cartelle di uomini della stessa età che non hanno mai assunto il farmaco.

Il risultato è stato sorprendente. I soggetti che avevano assunto tale medicinale avevano ridotto del 39% la possibilità di morire per malattie cardiovascolari, del 25% la probabilità di morire per qualunque causa e il 22% in meno le possibilità di sviluppare problemi all’arteria coronaria. Un altro dato interessante è il 13% in meno di probabilità di avere un infarto o un ictus e il 17% in meno di probabilità di soffrire di insufficienza cardiaca nei soggetti che hanno assunto il farmaco. A condizionare queste percentuali sono anche le quantità di PDE-5i: chi assume più Viagra ha probabilità minori di contrarre malattie cardiache rispetto a chi assume dosi minori.

Lo studio sugli inibitori della PDE-5i dimostrano come questo farmaco ha degli effetti positivi sul cuore e arterie; tuttavia, non spiega la causa. Essendo uno studio osservazionale retrospettivo, è necessario un’ulteriore approfondimento. In particolar modo, andrebbero analizzati i pazienti affetti da malattie cardiovascolari. I medici ipotizzano che i benefici derivano dall’aumento sanguigno nelle arterie e nel cuore. Altre teorie mediche affermano che la prolungata attività sessuale sarebbe complice di un migliore stato di salute, e su questo non possiamo che essere d’accordo.