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Reddito di cittadinanza: a febbraio non ci sarà la ricarica per alcuni percettori

controlli per il reddito di cittadinanza 2023
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Molti percettori dovranno dire addio al reddito di cittadinanza nei mesi del 2023; Da febbraio verranno apportati alcuni cambiamenti

Come promesso dal Governo, da febbraio partiranno i controlli per chi percepisce il reddito di cittadinanza. Alcuni percettori che non sono in regola con i requisiti richiesti dall’erogazione del sostegno, potranno subirne un taglio netto.

Sono molti i motivi che porteranno alla decadenza del reddito nel mese di febbraio. L’unica certezza che possono avere i percettori è quella di mettersi in regola, al fine di non perdere l’aiuto.

Tra i tanti percettori, sono presenti coloro che percepiscono il sostegno avendone pienamente diritto; motivo per cui è importante sapere in quali casi questo sostegno rischia di essere tagliato, al fine di non incorrere in spiacevoli inconvenienti.

I controlli fanno la caccia ai furbetti: omissioni, false dichiarazioni e mancata disponibilità al lavoro sono tutte cause scatenanti. Secondo la legge dei doveri del reddito di cittadinanza che possiamo trovare nell’articolo 7 del Decreto legge 28 gennaio 2029 n 4, qualunque variazione di patrimonio deve essere dichiarata, anche se futura. Se per esempio c’è stata una variazione, questo va dichiarato tempestivamente ai fini del ricalcolo mensile della quota. Lo stesso discorso vale per le variazioni di cui si è già a conoscenza.

Reddito di cittadinanza: come non perdere il sostegno nel 2023

Non si tratta solamente di omissioni di informazioni o false dichiarazioni, ma anche questioni burocratiche non effettuate, le cause della decadenza del reddito di cittadinanza. In primo luogo, sarà previsto il taglio del sussidio nel caso in cui, uno dei membri del nucleo familiare non effettui la dichiarazione di disponibilità immediata al lavoro. Lo stesso discorso vale per chi non sottoscrive il Patto per l’inclusione sociale. Può decadere il reddito di cittadinanza anche per la mancata partecipazione ai corsi di formazione o riqualificazione professionali offerti. Rientrano anche i progetti utili offerti dal Comune. Questi però, non sono gli unici motivi di una futura decadenza del sostegno.

controlli per il reddito di cittadinanza 2023
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Il reddito di cittadinanza verrà tolto anche a coloro che rifiuteranno le tre offerte di lavoro o in caso di rinnovo, la prima offerta di lavoro. Inoltre, un altro motivo per cui può decadere il sostegno, è quando non viene comunicata l’eventuale variazione della condizione occupazionale. Non presentare un’attestazione ISEE aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare, o coloro che svolgono attività lavorative dipendenti, autonome o d’impresa senza averlo comunicato.

Ricordiamo inoltre, che oltre la decadenza del reddito di cittadinanza, chi dichiara o documenta attestazioni false, è punito con la reclusione da 2 a 6 anni. Le variazioni di reddito o di patrimonio (come per esempio un’imminente eredità ricevuta), sono punibili con reclusione da 1 a 3 anni.