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Perché i cani ululano quando sentono una sirena o le campane: il motivo che non ti aspetti

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Molti cani al solo udire il suono di una sirena, di una campana o di un citofono iniziano ad ululare. Una reazione che in apparenza può sembrare strana ma che ha una spiegazione piuttosto curiosa 

I rumori strani fanno scattare immediatamente i cani che in alcuni casi iniziano addirittura ad ululare. Lo sanno bene coloro che hanno la fortuna di avere in casa degli amici a quattro zampe. Il suono delle campane, delle sirene dell’ambulanza, il citofono o anche la musica alle volte possono infastidirli o comunque stimolarli ad avere una reazione.

Gli scienziati del Dipartimento di Etologia presso la Eotvos Lorànd University (ELTE) hanno condotto uno studio in merito i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Communications Biology. Andiamo a vedere cosa è venuto fuori e perché i cani hanno questo atteggiamento quando percepiscono questi suoni.

Cani ululano quando sentono suoni strani: ecco spiegato il perché

Il team di ricerca ha esaminato 68 cani di razze pure che sono stati esposti al suono di ululati di lupi. Le razze più simili ai lupi rispondevano a loro volta con gli ululati mentre quelli un po’ più distanti tendevano ad abbaiare. Gli studiosi hanno associato a ciò la perdita di funzionalità a causa del mutamento dell’ambiente e sociale ragion per cui i cani moderni lo utilizzano in contesti diversi.

Al contempo è stato possibile constatare che coloro che si lasciavano andare più spesso all’ululato mostravano comportamenti legati allo stress dovuto appunto a queste situazioni. I cani potrebbero rispondere allo stimolo stressante dovuto alla presenza di altri animali e per effetto di ciò l’ululato avrebbe un significato di allontanamento e delimitazione del territorio. In pratica proprio come i lupi.

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Altro comportamento interessante è quello riguardante i maschi sterilizzati. L’assenza di testosterone risulta associata ad una probabilità maggiore di emettere questi versi. Infatti essendo più spaventati, potrebbero emettere questi suoni per invitare i loro simili di stare alla larga. In generale i risultati di questa indagine supportano la tesi che l’addomesticamento e l’allevamento da parte dell’uomo abbiano cambiato radicalmente il repertorio vocale dei cani con un’incidenza importante sia per quanto riguarda la percezione che la produzione degli ululati.

Si tratta inoltre di un fattore importante da analizzare per comprendere ancor di più il rapporto profondo che c’è tra la specie umana e quella canina, che ormai sono sempre più in simbiosi. D’altronde quando ci sono di mezzo i cani c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.