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Casa e pignoramento: attenzione a non commettere questo errore fatale

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Il Fisco non perdona e sappiamo che in alcuni casi, avendo debiti di un valore elevato, può arrivare sino al pignoramento: e per quanto riguarda la casa?

Il pignoramento è l’atto estremo che si sviluppa quando un debitore non riesce a colmare un debito, dunque il Fisco provvederà a pignorare uno dei suoi beni.

In questo caso può avvenire anche un’asta giudiziaria, dove i beni del debitore vengono messi all’asta cosi che tramite il guadagno dall’asta, questi possa saldare il debito.

A volte però anche sull’asta si vedono comportamenti non del tutto etici, dove in molti tentano di speculare sui beni in vendita.

Ma per quanto riguarda la casa, può avvenire il pignoramento? È dunque la casa un bene pignorabile?

La casa può essere o no pignorata dal Fisco?

Se ti stai ponendo questa domanda, abbiamo la risposta adatta.

Partiamo dal fatto che si, l’Agenzia delle Entrate può arrivare sino al pignoramento della casa… ma, in alcuni casi specifici!

Ad esempio si può utilizzare la casa come bene pignorabile se ad esempio il debitore possegga due o più immobili, anche solo che ne detenga alcune quote; in questo caso il Fisco può pignorare.

Altro caso in cui il Fisco può di diritto arrivare al pignoramento è quando, anche se il debitore possiede solo un immobile, questo sia ritenuto come bene di lusso o non adibito ad abitazione residenziale. Anche in questo caso dunque il debitore dovrà pagare le conseguenze perdendo la casa. Vi è un ma: in questo caso il debito contratto dal debitore deve essere assolutamente superiore ai 120 mila euro oppure non si può attivare l’espropriazione del bene.

Parlando invece del caso in cui l’abitazione sia sotto ipoteca, a quel punto si valuta un’altra variabile: se l’ipoteca stessa sia stata sottoscritta prima o dopo i sei mesi di tempo.

In caso poi in cui il debito superi anche i 120 mila euro, ma il debitore pagasse la parte eccedente del debito al Fisco, non sarebbe possibile effettuare l’espropriazione della casa in alcun modo.

Pignoramento: quando viene notificato?

Il pignoramento viene notificato al debitore del titolo esecutivo e dell’atto di precetto e deve essere validato in 10 giorni ed eseguito in massimo 90 dall’emissione dell’atto da parte dell’avvocato del creditore.

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Per quanto riguarda il pignoramento di beni da terzi, per quanto riguarda beni mobili la competenza è del Tribunale della sede in cui si trovano i beni, mentre per i crediti la competenza è sempre del Tribunale, ma del luogo dove risiede la persona.

A partire dal 22 giugno di quest’anno inoltre bisogna notificare l’avvenuta iscrizione a ruolo sia al debitore esecutato che al terzo pignorato e questa va poi depositata per la procedura esecutiva prima che si verifichi l’udienza dell’atto di pignoramento verso terzi.