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Congedo parentale: ecco di che cosa stiamo parlando esattamente

congedo parentale
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Nuove misure per il 2023 a vantaggio dei genitori: ecco a chi spetta il congedo parentale e le regole da sapere per l’anno che verrà.

Tantissime novità per ciò che riguarda il congedo parentale per genitori lavoratori con i figli. Le novità sono molte e riguardano sia il settore pubblico che privato, con conferme dei periodi in cui si può stare a casa e cambiamenti sostanziali anche sui genitori che possono usufruire del congedo.

Tra questi sono stati inseriti anche i padri lavoratori autonomi, che per la prima volta avranno la possibilità di avere periodi liberi da dedicare ai figli.

Il congedo parentale è comunque effettivamente qualcosa che va a favore proprio della categoria di genitori impegnati con figli.

Il congedo parentale, anche chiamato facoltativo, dato che a dispetto del congedo per maternità o paternità non è obbligatorio, è un periodo di astensione dal lavoro che può essere per tutti i genitori e che viene anche nei primi mesi retribuito sino al 30% dell’importo dello stipendio.

 Congedo parentale: ecco chi ne può usufruire

il congedo stesso è anche regolato a livello di legge nel testo unico che gestisce legislativamente la questione maternità e paternità, con la Legge di Bilancio 2022 e dal Decreto conciliazione vita lavoro che attua la direttiva (UE) 2019/1158 in tema di work-life balance. Le novità che sono in vigore dal 13 agosto 2022 vengono spiegate dal dal punto di vista operativo nella Circolare INPS n° 122 del 27-10-2022.

Questo congedo spetta a tutti i genitori che hanno un contratto di lavoro attivo, sia genitori naturali che affidatari e in particolare:dei lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato; dei lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore pubblico, come chiarito dalla Circolare INL n. 9550 del 6 settembre 2022 in cui si legge che le disposizioni in materia di congedi, permessi e altri istituti oggetto del decreto, “salvo che non sia diversamente specificato, sono direttamente applicabili anche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni” (art. 1, comma 2, d.lgs. 105/2022), in un’ottica di piena equiparazione dei diritti alla genitorialità e all’assistenza.
dei lavoratori o lavoratrici iscritte alla Gestione Separata; dei lavoratori o le lavoratrici autonome. Ci sono però dei casi in cui il congedo parentale non spetta: ai genitori disoccupati o sospesi, ai genitori lavoratori domestici; ai genitori lavoratori a domicilio.
Il congedo da il diritto come detto di ottenere il 30% dello stipendio giornaliero versato al genitore e va calcolato in base all’ultimo stipendio ottenuto.

Congedo parentale
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Si può fruire del congedo parentale a partire dai 12 anni compiuti dal bambino che sarebbe il limite di età per il quale è riconosciuto l’indennizzo.