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Riscaldamento, a volte ritornano: la stufa che le batte tutte

Stufa tirolese in maiolica – finanzamoney.it

Risparmiare sul costo della legna o del pellet: con la stufa tirolese si può.

Viene usata sin dal 1500 sulle Alpi del Tirolo, da cui prende il nome, e presenta peculiarità che in un periodo come questo, in cui tutto costa almeno il doppio, possono far comodo.

Riscalda per 12 ore con una spesa giornaliera che non supera i 2.50 euro. Necessita soltanto di 14 kg di legna per riscaldare l’ambiente.
Vediamo di cosa si tratta, come funziona e quanto costa la stufa tirolese, un prodigio per il riscaldamento degli ambienti efficiente e a costo davvero basso.

La stufa tirolese

La stufa tirolese è costruita con 10 o 20 quintali di terra cruda pozzolanica. In sostituzione, possono essere utilizzate mattonelle refrattarie con allumina. L’allumina è una sostanza che rilascia gradualmente il calore dopo averlo accumulato.

Il funzionamento della stufa

La stufa brucia a mille gradi. Così facendo, essa accumula il calore e lo diffonde in maniera progressiva a 250-400 gradi.
In questo modo l’energia rimane immagazzinata nell’abitazione, ed essa continua a produrre calore anche quando l’impianto si spegne.
In pratica, dopo aver bruciato per un’ora e mezza diffonde il suo calore per ben dodici ore.

Materiale di consumo

È possibile costruire un impianto nel quale si possano bruciare sia pellet, sia legna. Quest’ultima diventa fortemente consigliata per il suo costo inferiore, dato che a fronte di un incremento del pellet del 300%, il costo della legna è aumentato soltanto del 43%.
Infatti, se il costo del pellet è passato da 5 a 15 euro, quello del legname è passato da 14 a 20 euro al quintale.

Il costo della stufa

Una stufa tirolese creata con materiale tradizionale, cioè mattonelle refrattarie con allumina e/o terra pozzolanica, può costare dai 3.500 ai 6.000 euro. Per determinare il prezzo in maniera più precisa, però, occorre distinguere i due tipi di stufa tirolese esistenti:

  1. Stufa tirolese tradizionale piena: viene costruita senza griglia, e può accumulare calore nella base dell’impianto. La legna deve ardere su un letto di cenere, all’interno della camera di combustione. Questo comporterà l’obbligo di inserire continuamente della legna da ardere.
    Costo: da 3.500 a 4.500 euro.
  2. Stufa tirolese ad accumulo: alimentata a biomassa vegetale (Pellet), possiede un sistema di accumulo di calore nel rivestimento, che permetterà di rilasciarlo gradualmente nei locali.
    Costo: da 4.000 a 6.000 euro.
legna da ardere VS pellet – finanzamoney.it

Come si vede, i prezzi dell’impianto non sono di certo esigui, ma le potenzialità di questo antico sistema di riscaldamento permetteranno sicuramente di ammortizzare l’investimento iniziale nel tempo, con l’ingente risparmio che ne deriverà.