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Aumento della pensione: queste categorie possono incrementare l’importo futuro

versamento volontario contributi pensionistici
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Il versamento volontario dei contributi può innalzare notevolmente l’importo della pensione futura: queste categorie possono aderire

Nel 2023, come negli ultimi anni, l’argomento pensione è un tema che spaventa e confonde milioni di lavoratori. I dubbi più frequenti sono due: quando si va in pensione e con quale somma. Visto i tempi che corrono, anche se si è nel fiore della propria attività lavorativa è bene trovarsi non solo preparati, ma portarsi avanti al fine di garantire un dignitoso se non ricco assegno pensionistico per vivere al meglio i nostri anni di riposo meritato.

Per alcune categorie è possibile accantonare volontariamente una quota di contributi pensionistici, al fine di raggiungere una somma tale da garantirsi una buona pensione futura senza privarsi di grandi somme nel presente e perché no, lavorando qualche anno in meno del previsto. Stiamo parlando del versamento volontario, ma esattamente a chi è concessa questa opportunità?

Versamento volontario per la pensione: a chi è rivolto

Il cosiddetto versamento volontario è rivolto ai professionisti che operano in convenzione o accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale. Questa categoria infatti, può incrementare l’importo della pensione futura versando mensilmente l’aliquota modulare.

Per la precisione, possono aderire: i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, addetti alla continuità assistenziale e all’emergenza territoriale e gli specialisti esterni accreditati.

Come funziona il versamento volontario dei contributi

I soggetti che decidono di aderire al versamento volontario devono provvedere al versamento di un’aliquota contributiva aggiuntiva tra l’1% al 5%, oltre la quota già versata dall’azienda sanitaria. Su gli importi versati si potrà inoltre beneficare dei vantaggi fiscali relativi alla deducibilità, incrementando i propri risparmi previdenziali grazie al maggiore versamento di contributi.

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Per presentare la richiesta di versamento volontario, sarà sufficiente recarsi presso la propria Asl entro il 31 gennaio dell’anno corrente. La domanda si rinnoverà in automatico ogni anno e non sarò quindi necessario fare ulteriore richiesta. Nel caso in cui il soggetto decidesse di chiedere la disdetta, dovrà presentarla presso lo stesso istituto entro il 31 gennaio dell’anno in questione.

Esistono altre possibilità per i lavoratori che non possono aderire a questo accantonamento per l’aumento della pensione. Uno di questi è sicuramente il riscatto dei periodi scoperti da contribuzione grazie al versamento di una cifra interamente deducibile. Un’altra aggiuntiva è quella di creare un fondo complementare che garantisce la deducibilità degli importi oltre i 5mila euro, questo vale per i lavoratori sanitari che ne possono usufruire attraverso il “Fondo Sanità”.